Pegognaga, Poste chiuse fino a novembre. Zilocchi: “Dall’azienda no a soluzioni tampone”

PEGOGNAGA – Inevitabili a Pegognaga i disagi per la chiusura temporanea dell’ufficio postale del capoluogo in ragione della sua trasformazione in “Casa dei servizi di cittadinanza digitale”, secondo il Progetto Polis portato avanti dalla direzione nazionale di Poste Italiane onde facilitare alla popolazione laurenziana anche l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione ancor oggi fruibili solo recandosi negli uffici municipali. La chiusura è in atto dallo scorso 12 settembre e si protrarrà sino all’11 novembre. Il gruppo di minoranza consiliare RiAttiviamo Pego, facendo proprie le lamentale di fruitori dei servizi postali in un post Fb del 24 settembre aveva rimarcato che l’amministrazione comunale si era limitata ad «una semplice presa d’atto». E proseguiva «Nessun tentativo di ridurre il disagio per i cittadini, nemmeno valutando l’ufficio postale di Polesine, già attivo tre giorni alla settimana, che avrebbe potuto essere potenziato per l’occasione». Al post il sindaco Matteo Zilocchi, in apertura del consiglio comunale, durante le rituali comunicazioni, ha risposto con la consegna ai consiglieri della copia delle lettere d’interlocuzione con la direzione mantovana delle Poste, concernenti la ristrutturazione dell’ufficio. Ha poi detto «Di fronte alla troppo lunga chiusura del servizio, il 15 settembre ho inviato una lettera alla direzione Poste per chiedere se era possibile utilizzare un posta-mobile per ovviare al disagio; inoltre se era possibile potenziare l’ufficio postale di Polesine. Per telefono mi è stato risposto in via informale che nessuna delle due richieste poteva essere soddisfatta per ragioni di carattere tecnico, in quanto l’ufficio mobile viene utilizzato solo di fronte ad eventi eccezionali come calamità naturali o in assenza di uffici postali entro un determinato raggio di chilometri. Non è il nostro caso». No anche alla seconda ipotesi, ovvero al potenziamento dell’ufficio di Polesine, per ragioni di carattere tecnico, essendo quegli ambienti carenti per l’espletamento di tutti i servizi che si potevano trovare nel capoluogo. Dopo alcuni giorni la direzione di Mantova di Poste Italiane ha inviato anche la risposta ufficiale di diniego alle due richieste del sindaco, giustificandole appunto per ragioni tecnico-pratiche. L’ufficio postale di Pegognaga riaprirà dunque a metà novembre. Ma anche con il complesso di servizi contemplati dal Progetto Polis.

Riccardo Lonardi