Pegognaga ricorda i profughi dalmati

PEGOGNAGA – Si celebra giovedì sera a Pegognaga, alle ore 20,30 nell’aula magna del Centro Culturale, per iniziativa dell’amministrazione comunale, il Giorno del Ricordo, solennità finalizzata «a ricordare i massacri delle foibe – come dice la legge istitutiva del 2004 – e l’esodo giuliano dalmata».
Per l’occasione sarà proiettato il documentario “Il sorriso della Patria”, focalizzato sull’esodo dalmata, nei cinegiornali del tempo. Sono spezzoni di 18 cinegiornali e filmati Luce, prodotti fra maggio 1946 e aprile 1956. Una breve premessa inquadra le tensioni fra le comunità di confine a partire dall’esito della prima guerra mondiale, accentuate, va sottolineato, dall’oppressivo regime comunista del maresciallo Tito, che produsse molte vittime tra i civili italiani.
E’ bene ricordare anche che molti esuli giuliano-dalmati non furono propriamente bene accolti, perché considerati onda lunga del fascismo. A Pegognaga, su assegnazione del prefetto di Mantova, giunse la famiglia di Eugenio Pelco, noto calciatore della Fiumana. Fuggito perché a Fiume era inviso ai seguaci di Tito per il sol fatto d’essere italiano. Quando Pelco venne a conoscenza del colore scarlatto dell’Amministrazione laurenziana, la classica coalizione Pci-Psi, tentò di mettersi le mani nei capelli che non aveva, temendo di essere caduto dalla padella nelle brace. Ma il sindaco dell’epoca, Vincenzo Lasagna, leader comunista, gli fece trovare alloggio e lavoro. A Pegognaga  stavano entrando in funzione i bagni pubblici in piazza V. Veneto, che Lasagna aveva fatto costruire per dare dignità al paese: allora rare erano le abitazioni dotate di servizi igienici e bagno interni. Il compito della famiglia Pelco era di gestire la nuova struttura per conto del Comune. Ad Eugenio rimaneva perciò il tempo per riprendere a coltivare la propria passione, il calcio. Ben lo accolse l’A.S. Pegognaghese, che proprio in quell’anno, 1951, si trovò senza allenatore. Allenò la meglio gioventù di Pegognaga: Vittorino Rossi, Nino Zapparoli, Albino Gioia, Alberto Luppi, Ettore Facchinelli, Giuseppe Testa, Antonio Varini, Levino Piccagli, Cesare Gallinini, Andrea Roversi, Sergio Braglia.