PEGOGNAGA – «Piazza Vittorio Veneto – scrive il sindaco Matteo Zilocchi sui social – dovrà ritornare ad essere libera dai moduli e un luogo di tutti per tutti. È intenzione dell’Amministrazione comunale proporre a partire da settembre un ciclo d’incontri pubblici per ideare assieme la nuova piazza. Ad oggi c’è un progetto di fattibilità risalente al 2008, che può essere un punto di partenza sul quale ragionare. Il primo anno scolastico utile nelle nuove scuole primarie di via Roma sarà quello che partirà a settembre 2024, pertanto abbiamo un anno davanti in cui poter mettere a frutto idee per la progettazione di uno spazio pubblico che ridarà vita al centro di Pegognaga». Per ora hanno risposto in sette su poco meno settemila abitanti. L’aria vacanziera poco stimola a ripensare la piazza che nella mente della gente è sempre stata soltanto il plateatico del lunapark per la sagra patronale. Eppure l’idea di una progettualità condivisa è di certo la pratica di una gestione democratica del paese. Idea eccellente che già Dimitri Melli, predecessore di Zilocchi, a seguito dei disastri provocati dal sisma, intendeva costruire una scuola nuova adeguata alle moderne esigenze didattiche, il cui costo sarebbe stato inferiore al recupero dei due edifici di via Roma; nel contempo riqualificare piazza V. Veneto. «Lei – abbiamo chiesto a Melli – aveva sognato di creare la Cittadella della Cultura, comprendendo Centro Culturale, scuola media, scuola dell’infanzia, nido e scuola primaria da costruirsi sull’area campo Ferrari. Riqualificare poi la piazza». «Scuola nuova bocciata – risponde Melli – dai vincoli storico-architettonici. Quanto alla piazza un gruppo di volontari guidati dall’architetto Roberto Caramaschi aveva presentato un progetto comprendente verde e parcheggi razionali. Circa i moduli, l’idea mia era per una fruizione socioaggregativa, ubicandone una parte in area Ferrari, un’altra a Polesine, comunità molto attiva».
Riccardo Lonardi