Pentagono: Russi a 15 km da Kiev. Mariupol circondata. Oms: distruggere patogeni alto rischio in laboratori

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha consigliato all’Ucraina di distruggere i patogeni ad alto rischio immagazzinati nei laboratori del Paese, per prevenire “eventuali fuoriuscite”. E’ questa l’indicazione arrivata dall’agenzia Onu per la salute al Paese in guerra con la Russia.
In una risposta via email, l’Oms ha infatti detto alla Reuters di aver “raccomandato fortemente al ministero della Salute in Ucraina e ad altri organismi responsabili” di distruggere quei patogeni o tossine che causano malattie, ma non ha fornito dettagli sulla tipologia. L’Ucraina, secondo quanto riferito dalla testata, ha laboratori di salute pubblica che conducono ricerche sulle malattie e ha ricevuto il sostegno di Stati Uniti, Unione europea e Oms. Senza alcun riferimento alla guerra biologica, l’Oms ha detto che incoraggia tutte le parti a cooperare “allo smaltimento sicuro e protetto di eventuali agenti patogeni e a richiedere assistenza tecnica se necessario”.
Giovedì Dmitry Polyanskiy, primo vice rappresentante permanente della Russia all’Onu, aveva scritto in un tweet che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si sarebbe riunito per discutere della presunta ricerca biologica militare degli Stati Uniti in Ucraina su richiesta della Russia.

Intanto ci sono due diversi fronti dell’avanzata russa che si stanno avvicinando a Kiev. E quello che si muove da Est ora si sta riposizionando intorno a Sumy a circa 15 chilometri dal centro della capitale, la stessa distanza in cui si trovavano ieri. Si è invece avvicinato di più a Kiev nelle ultime 24 ore, spiegano fonti del Pentagono citate dalla Cnn, il fronte dell’avanzata che si muove da nord ed ora si trova “tra i 20 ed i 30 chilometri” dal centro della città. Secondo le forze armate ucraine “la Russia potrebbe intensificare gli attacchi missilistici, i bombardamenti”. Esiste “un’alta probabilità che la Russia aumenti i suoi attacchi di razzi e artiglieria contro le infrastrutture civili”, affermano in una dichiarazione.

E’ invece completamente bloccata e circondata dalle forze russe la città di Mariupol. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, secondo cui “tutti i ponti sono stati distrutti e le strade minate dai nazionalisti”. Qui quasi 1.600 persone sono state uccise dall’inizio della guerra. Lo dichiara il municipio cittadino sul proprio profilo Telegram: “1.582 pacifici residenti di Mariupol sono stati uccisi dalle forze di occupazione russe in 12 giorni di blocco della città e bombardamenti spietati dei quartieri residenziali. Ogni occupante – si legge – brucerà all’inferno. Non dimenticheremo e non perdoneremo mai questo crimine contro l’umanità, contro l’Ucraina, contro Mariupol”.
Intanto, così come riferisce una fonte del Ministero degli affari interni ucraini sul canale Telegram, un gruppo russo, composto da una decina di persone ha rapito il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov “portandolo via con un sacchetto di plastica in testa”.
Fedorov si era rifiutato di collaborare con i russi, mantenendo la bandiera ucraina sul municipio della città occupata. Lo riferisce riporta l’agenzia ucraina Unian.