Peste suina: altri 4,7mln di euro dalla Regione. Il bando dal 31 gennaio

MILANO – Sarà aperto il 31 gennaio il secondo bando di Regione Lombardia dedicato agli interventi di biosicurezza per la prevenzione dalla diffusione della PSA-Peste Suina Africana, negli allevamenti suinicoli. Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi.

“Con questa iniziativa – dichiara l’assessore  – mettiamo a disposizione 4,7 milioni di euro per consentire interventi su tutto il territorio regionale, che si sommano ai 2,2 milioni del primo bando aperto lo scorso luglio. Una parte di queste risorse, pari a 800.000 euro, sarà dedicata alle aziende che, a partire dal 7 gennaio 2022, avevano provveduto autonomamente a realizzare recinzioni contro la PSA”.

Destinatarie della misura sono le micro, piccole e medie imprese (PMI) attive nella produzione agricola primaria e dedite all’allevamento di suini. Le domande per la partecipazione potranno essere presentate a partire dal 31 gennaio e fino al 29 marzo sul portale regionale: https://shorturl.at/JPQ29 .

“Tra gli interventi finanziabili – prosegue Beduschi – sono compresi quelli per l’acquisto e la posa in opera di recinzioni fisse anti cinghiali, la realizzazione di zone filtro per consentire separazioni nette tra zona sporca e pulita nell’allevamento e per installare strutture automatizzate per la disinfezione dei mezzi”. Gli interventi per le nuove installazioni, comprensivi dei costi di posa e progettazione, dovranno avere un costo complessivo compreso tra 3.000 e 300.000 euro per singolo beneficiario, per cui Regione Lombardia assegnerà una sovvenzione diretta a fondo perduto pari all’80% del costo ammissibile. Per le recinzioni realizzate a far data dal gennaio 2022 l’entità massima dell’aiuto è pari a 25.000 euro.

“Regione Lombardia – ribadisce l’assessore – prosegue i suoi sforzi a garanzia della più importante filiera suinicola nazionale, che conta oltre 4,4 milioni di capi sul nostro territorio soprattutto in provincia di Brescia, Mantova e Cremona. Continuiamo a supportare – conclude – il lavoro dei nostri allevatori che in questi mesi, a partire dalla provincia di Pavia, hanno dovuto affrontare un periodo difficilissimo e per i quali abbiamo ottenuto dal Governo il riconoscimento anche per i danni indiretti subiti dopo l’ingresso del virus loro nel territorio”.