MANTOVA – Nella giornata di domani la Cgil ha programmato una conferenza stampa dove si parlerà del piano vaccinale. Oltre al Segretario generale Daniele Soffiati e a Donata Negrini, segretaria con delega alla Sanità, sarà presente il Professor Nicola Taurozzi, primario emerito, docente di anatomia clinica cervico-facciale all’Università Statale di Milano ed ex membro del comitato scientifico dell’Osservatorio Europeo per le politiche della salute pubblica.
“Prima della fine dell’anno -spiega il sindacato – arriveranno in Lombardia quasi 305.000 dosi di vaccino Pfizer, quello più potente ed efficace, in grado di ottenere un’immunità al Coronavirus quasi del 97%. Si tratta della fornitura più alta fra tutte le regioni italiane; d’altra parte, la Lombardia è stata fin dall’inizio la regione più colpita dal Covid -19, sia per numero di contagi che per i decessi.
Secondo il cronoprogamma illustrato dal Commissario Arcuri, si prevede la somministrazione gratuita del vaccino, nel corso del 2021, almeno al 70% della popolazione italiana; di conseguenza, dovranno essere vaccinati 7,5 milioni di lombardi e 290.000 mantovani. Anche nella nostra provincia la campagna vaccinale prenderà il via in tempi strettissimi: 12.000 dosi sono attese nella prima metà di gennaio e costituiranno la prima tappa di un lungo percorso che si concluderà, se tutto andrà bene, nell’autunno prossimo.
Questi dati rendono più concreta la speranza di uscire presto dalla pandemia che ha stravolto le nostre vite; restano, tuttavia, alcune forti perplessità sull’ effettiva capacità organizzativa di ATS di programmare con urgenza e puntualità un piano vaccinale anticovid. Solo a titolo di esempio: il piano vaccinale prevede un punto vaccinale ogni ventimila abitanti. A Mantova dovrebbero essere predisposti 21 punti vaccinali. Al momento ce ne sono 6. Per il personale sanitario occorrono 21 medici e 80 infermieri. Attualmente i medici previsti sono 5 e gli infermieri 25.
Il timore di trovarsi impreparati, per carenze gestionali e organizzative, sta assumendo dimensioni sempre crescenti, generando forte preoccupazione e anche comprensibile indignazione”.