Ieri la Lombardia, insieme alla altre Regioni alpine del nord Italia, aveva lanciato l’idea, da portare al tavolo del Governo, di aprire gli impianti sciistici facendoli utilizzare solo dagli ospiti degli alberghi e da quelli delle seconde case. Praticamente, hanno osservato in molti, da tutti coloro o quasi che li utilizzavano anche nelle passate stagioni visto che tra Natale e l’Epifania la stragrande maggioranza di chi è sulle piste alloggia in un albergo o in una casa in montagna.
Il presidente Attilio Fontana nel suo report dopo il confronto col Governo (vedi: Confronto Governo-Regioni, Fontana: “Misure rigorose anche nel prossimo Dpcm”) ha già fatto capire che la proposta non potrà passare e così oggi la Lombardia ci riprova con una mozione approvata in Consiglio : “certificare la negatività al Covid a coloro che frequenteranno il singolo comprensorio sciistico e le piste da sci – dice l’assessore allo Sport e Giovani Martina Cambiaghi – Ancora una volta, dunque, parte dalle Regioni l’impegno a proporre soluzioni per garantire la sicura gestione e fruizione degli impianti di risalita in montagna”.
Con questa mozione il Consiglio impegna la Giunta a confrontarsi con le Regioni dell’arco alpino per proporre un’ulteriore azione da presentare al Governo con l’obiettivo di riaprire gli impianti.
“Speriamo che, questa volta – conclude l’assessore Cambiaghi – il Governo possa valutare positivamente questa richiesta. Ciò allo scopo di non compromettere del tutto l’attività di un settore economico e lavorativo importantissimo”.