Plasma nelle Rsa: virus eliminato nel 90% dei casi e mortalità ridotta del 65%. Lo studio del Poma pubblicato su una delle più prestigiose riviste Usa

MANTOVA – Sono stati 22 gli anziani ospiti nelle Residenze Green Park e malati di Covid che lo scorso anno sono sono stati sottoposti alla terapia del plasma iperimmune nell’ambito di uno studio realizzato dai medici dell’ospedale Carlo Poma in collaborazione con i colleghi della struttura del Gruppo Mantova Salus.
E i risultati, illustrati stamani ai media, sono davvero incoraggianti: nessuna reazione avversa, e in circa il 90% dei casi il plasma iperimmune ha eliminato il virus, bloccando la progressione della malattia e portando a un netto miglioramento clinico e dei parametri respiratori e di laboratorio. È stata registrata una riduzione della mortalità del 65 per cento rispetto ai dati riportati nelle Rsa della Lombardia nello stesso periodo.
E’ stato il primario del Servizio Trasfusionale dell’Asst di Mantova e principal Investigator dello studio Massimo Franchini, affiancato dal direttore generale di Asst Raffaello Stradoni e dal presidente del Gruppo Mantova Salus Guerrino Nicchio, a illustrare lo studio e a spiegare che sui 22 anziani, con un’età media di 87 anni e una malattia di grado moderato-grave, tre non ce l’hanno fatta ma solo in due casi per conseguenze del Covid.
Ognuno ha ricevuto da una a tre sacche di plasma, nel 70% dei casi ne è bastata una sola. Nel giro di 72 ore il 90% degli anziani aveva eliminato il virus e questo ha consentito un rapido miglioramento di tutti i parametri clinici.

Ora lo studio è stato pubblicato recentemente sulla prestigiosa rivista americana Mayo Clinic Proceedings: Innovations, Quality and Outcomes, edita dalla Fondazione Mayo Clinic di Rochester (Minnesota, USA), lo studio RESCUE sul trattamento con plasma iperimmune nei pazienti anziani residenti nelle Rsa. Particolarmente apprezzato dagli scienziati americani anche il monitoraggio successivo alla somministrazione del plasma effettuato per 66 giorni. Un’attività questa realizzata grazie al primario della Struttura di Pneumologia del Poma Giuseppe De Donno che in una prima fase ha anche individuato gli anziani da trattare, di cui stamani è stata ricordata l’incessante battaglia per far si che il plasma venisse riconosciuto come terapia contro il Covid.

“Sono estremamente orgoglioso e soddisfatto per la pubblicazione di questo studio – commenta Massimo Franchini, direttore del Servizio Trasfusionale dell’ASST di Mantova e Principal Investigator dello studio – che per la prima volta al mondo si è rivolto alla popolazione particolarmente fragile degli anziani residenti nelle RSA con l’obiettivo di curare il Covid-19 utilizzando il plasma iperimmune, una terapia fisiologica e priva di effetti collaterali. I risultati sono stati a dir poco sorprendenti: il plasma ha nettamente ridotto la mortalità per Covid -19 e ha inoltre bloccato la diffusione del virus all’interno delle strutture coinvolte, impedendo così al coronavirus di infettare altri residenti. Desidero ringraziare i colleghi dell’ASST di Mantova – conclude il medico – in particolare il direttore della Pneumologia Giuseppe De Donno che ha seguito la parte clinica dello studio, e tutti i professionisti di Green Park: questo studio è il frutto della grande collaborazione tra le due strutture sanitarie.”

Spiega il presidente del GMS Guerrino Nicchio: “Abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa – dopo esserci confrontati con le famiglie e con gli ospiti interessati. La convinzione alla base di questa scelta è che ogni arma contro questo virus andasse studiata ed approfondita, soprattutto se a beneficio degli anziani, che in questa pandemia sono stati tra i più colpiti. La collaborazione con l’ASST Poma ha dimostrato una volta in più come la sinergia tra pubblico e privato sia un valore aggiunto per la sanità”.