Plasmaterapia, l’Aifa e l’Iss scelgono Pisa come capofila. Scartate Mantova e Pavia

MANTOVA  – Lo studio ‘Tsunami’ sulla plasmaterapia in corso a Pisa – con cui si testa su pazienti Covid-19 l’infusione di plasma da pazienti negativizzati – diventa capofila della sperimentazione nazionale per la cura del Covid-19. Su indicazione del Ministero della Salute, Aifa (Agenzia italiana del farmaco) e Iss è stato infatti  deciso di proporre la sperimentazione della plasmaterapia con siero iperimmune da donatori convalescenti da Covid-19 sul territorio nazionale. Una vera e propria disfatta per l’ospedale “San Matteo” di Pavia, già capofila del protocollo della cura con plasma convalescente sui pazienti Covid, e per l’Asst di Mantova che ha ottenendo ottimi risultati, tutti i soggetti sottoposti al trattamento sono guariti, descritti dal professor Giuseppe De Donno, primario di pneumologia. Lo stesso dottore che ieri, domenica 11 maggio, ha commentato la questione durante un’intervista via web nella trasmissione NY canta con la giornalista Maria Giovanna Maglie.
“Magari non me ne sono accorto ma la Toscana è stata forse più colpita dal virus che la Lombardi – ironizza De Donno, ovviamente contrariato -. Ma questa scelta è in linea con quella precedente di Aifa di affidare a Napoli, dove non c’era un paziente Covid, la sperimentazione del Tocilizumab, l’anticorpo monoclonale che agisce su un mediatore dell’infiammazione. Il fatto che abbiamo messo da parte Mantova e Pavia è oltre modo scandaloso e inspiegabile, credo che qualcuno dovrà poi renderne conto ai cittadini, gli unici  che da tutto ciò potrebbero essere  più colpiti. Io mi sono stancato di stare zitto, non ho nulla da perdere e voglio dire le cose come stanno. A me non serve la riconoscenza, io sono medico e l’unica cosa che mi sta a cuore è salvare vite ed solo per questo che avevo deciso di apparire in tv e sui vari social. Hanno cercato in tutti i modi di chiuderci in cantina: infettivologi di caratura internazionale, in piena guerra mondiale – perchè di questo si tratta – hanno fanno le pulci sul plasmaterapia e sul protocollo attuato – in modo ossessivo dal sottoscritto – quando per altri trattamenti con l’utilizzo di diversi farmaci non si è stata seguita nessun tipo di regola. Nessuno ha difeso il nostro lavoro, anzi. Menzogne a non finire, soprattutto in televisione, senza che nessuno intervenisse a favore dell’incredibile lavoro che stavamo facendo: salvare vite. In molti hanno detto che questa cura costa tanto e che, addirittura, il plasma contamina. Sciocchezze inventate ad oc per screditare l’impegno profuso in tutti questi mesi da me e da tutta la mi equipe. Ci ho voluto mettere la faccia affinché si parlasse finalmente della terapia andando incontro a situazioni a dir poco imbarazzanti come a Porta a Porta. Dove, dopo uno scontro verbale con il direttore scientifico dello Spallanzan, Giuseppe Ippolito, Bruno Vespa è stato costretto a sbattermi fuori dalla trasmissione. Mi hanno definito demente, mi hanno paragonato a Di Bella, ho ricevuto critiche feroci anche dai colleghi, ma noi andiamo avanti in attesa dei risultati della ricerca perchè l’unico sostegno che ci serve lo abbiamo, ed è quello dei cittadini”.
LO STUDIO TOSCANO
Tsunami (acronimo di TranSfUsion of coNvaleScent plAsma for the treatment of severe pneuMonIa due to SARS.CoV2), che già aveva raccolto l’adesione delle Regioni Lazio, Campania, Marche ed Umbria, oltreché della Sanità Militare, è stato scelto quale modello metodologico di riferimento per il nuovo studio.
L’Iss, in collaborazione con il professor Francesco Menichetti, direttore di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliero universitaria di Pisa, che sarà Principal Investigator anche della sperimentazione nazionale, sta definendo gli emendamenti necessari.
“La Regione Toscana – è il commento soddisfatto del presidente Enrico Rossi – si è impegnata tempestivamente e su più fronti per fronteggiare il Covid-19: disponibilità adeguata di posti letto in area medica e in terapia intensiva, disponibilità dei test diagnostici molecolari e sierologici su tutto il territorio, interventi della sanità territoriale per cure dispensate a domicilio, ma anche intervento diretto della sanità pubblica nella gestione delle Rsa private e distribuzione di mascherine a titolo gratuito per tutti i cittadini, rappresentano i cardini di un intervento a tutto campo, che ha saputo anche cogliere e supportare la ricerca di qualità promossa dai professionisti che operano nelle strutture pubbliche. E’ il caso della sperimentazione della plasmaterapia che si sta conducendo a Pisa e che contribuisce ad aumentare le possibilità di cura per i pazienti critici”.
La sperimentazione nazionale riceverà la validazione di Aifa e l’approvazione da parte del Comitato etico dell’INMI Spallanzani, Istituto Nazionale Malattie Infettive, che sarà utilizzabile da tutti i centri aderenti. Di rilievo, in accordo con il recente Decreto legge specifico, il fatto che la sperimentazione non richiederà che vengano stipulati contratti di assicurazione locali specifici.