ACQUANEGRA S/C – Questa mattina si è tenuta in quarta Commissione ‘Attività produttive’ l’audizione in merito alla realizzazione del ponte sul Fiume Oglio che collega i Comuni di Calvatone e Acquanegra sul Chiese e per una valutazione dei danni subiti dalle attività commerciali e produttive a seguito della chiusura del ponte. Presenti all’incontro oltre ai Comuni interessati le Province di Cremona e di Mantova, le Associazioni di categoria e i consiglieri regionali mantovani
“Durante l’audizione è emerso che Regione Lombardia non ha competenze per concedere ristori di questo genere, ovvero ai Comuni colpiti dai lavori di viabilità per il rifacimento di un ponte. Si è però convenuto tra tutte le parti l’impegno nel raggiungere questo obiettivo, laddove sia possibile benché la Regione non possieda le competenze dirette. Allo stesso tempo ho chiesto una nuova audizione nella Commissione regionale ‘Trasporti’ in modo da lavorare alla possibile riduzione dei tempi con una apposita normativa, così da rispondere alle esigenze dei territori” afferma il consigliere della Lega Alessandra Cappellari. “Mi corre però l’obbligo di precisare al collega del Pd Carra, che ringrazio per l’audizione, che il ponte in questione è oggi in queste condizioni per la mancata e corretta manutenzione da parte della Provincia di Mantova, in mano alla sinistra per decenni, e alla quale spettava il compito. Se qualcuno avesse fatto il proprio lavoro, ora il territorio non sarebbe in queste condizioni di disagio” conclude Cappellari.
“La questione del ponte di Calvatone che unisce la sponda mantovana con la cremonese è esemplificativa delle ‘storie’ di ponti che caratterizzano il nostro territorio che sono indispensabili per collegare aree separate da un intreccio di fiumi e canali – dichiara il consigliere regionale di FdI Paola Bulbarelli”. Bene apprendere che il cronoprogramma prevede la conclusione dei lavori entro il 2027, ma dobbiamo imparare dalla storia e ricordare quella del ponte di San Benedetto Po atteso per tanti lunghi anni, cinquant’anni e oltre, addirittura i bus scolastici non potevano attraversarlo ed erano costretti a fare lunghi giri. Sono sempre necessari tempi certi di attuazione e dobbiamo lavorare insieme per mitigare i disagi che patiscono le persone, le attività commerciali e le imprese in generale a causa dei tempi più lunghi di percorrenza per andare dall’una parte all’altra del fiume”.