Ponte Acquanegra, Esercito: “30 giorni per la posa”. Obiettivo completarlo per il 2026

L'incontro di stamani

Questa mattina, nell’ufficio del Presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani, si è tenuto un importante incontro per fare il punto sull’iter procedurale che porterà alla realizzazione del nuovo ponte sul fiume Oglio al confrine con il territorio mantovano, tra Calvatone e Acquanegra.
Presenti alla riunione i vertici del 10° Reggimento Genio Guastatori, di stanza presso la caserma Col di Lana di Cremona, rappresentati dal Comandante di reggimento, colonnello Roberto Spampanato, dal tenente colonnello Stefano Cattelan, comandante di battaglione, dal tenente colonnello Salvatore Ricco, capo ufficio operazioni, insieme al dirigente delle infrastrutture stradali Giulio Biroli e agli ingegneri Davide Pisana Luca Biazzi dell’ufficio tecnico provinciale.

Durante l’incontro si è ribadita la necessità di comprimere i tempi e di seguire con costante attenzione tutte le fasi amministrative e progettuali per arrivare alla riapertura del ponte, chiuso dal giugno 2023. Il ponte è un’infrastruttura fondamentale che collega le province di Cremona e Mantova e risponde a esigenze di pubblica utilità. Il comandante Spampanato ha dichiarato: “Siamo uomini sul campo, operativi e determinati. Ci sono passaggi strutturati tra i vari comandi e faremo in modo che le esigenze della Provincia siano rappresentate e sollecitate con la massima attenzione”. Da parte dell’Esercito, una volta completate tutte le procedure burocratiche e approvati i progetti, saranno necessari solo 30 giorni lavorativi per il posizionamento del nuovo ponte.

Dal punto di vista procedurale, il Presidente Mariani ha sottolineato che è fondamentale completare le prove tecniche e i prelievi di materiali necessari per ottenere l’idoneità strutturale da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Questo passaggio è indispensabile per procedere con le autorizzazioni definitive e garantire la regolarità dell’intervento. Un altro passaggio chiave sarà la convocazione della Conferenza dei Servizi, che coinvolgerà tutti gli enti competenti, e la successiva pubblicazione del bando di gara per l’esecuzione dei lavori. L’obiettivo è avviare la gara entro il 2025 e completare i lavori entro l’autunno 2026. Provincia di Cremona ed Esercito lavoreranno in parallelo per velocizzare le procedure e minimizzare i disagi.

Dunque stando a quanto emerso dall’incontro di stamani in un anno mezzo il ponte tra Calvatone e Acquanegra potrebbe essere concluso. Un tempo quasi dimezzato rispetto ai tre anni che era stati ipotizzati dal consigliere provinciale delegato alle infrastrutture Enrico Volpi durante il Consiglio provinciale di fine anno durante il quale aveva risposto ad un’interrogazione presentata dal consigliere di minoranza e sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio. “Questo incontro era una delle tappe importanti per consentirci di avere un quadro più definito sui tempi di realizzazione dell’opera. Noi continuiamo a lavorare con insistenza perchè i tempi di costruzione dell’opera si accorcino” ha dichiarato Volpi oggi pomeriggio.

Per illustrare l’avanzamento delle fasi progettuali e rispondere alle domande della cittadinanza, giovedì 9 gennaio alle ore 18,30 si terrà un incontro pubblico presso la sala civica Bruno Tosatto a Calvatone (CR). All’evento interverranno il Presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani, quello di Mantova Carlo Bottani, la sindaca di Calvatone Valeria Patelli e alcuni rappresentanti dell’ufficio tecnico della Provincia di Cremona. L’incontro interesserà anche la popolazione mantovana, coinvolta direttamente dalle ripercussioni della chiusura del ponte. E infatti saranno presenti all’incontro anche alcuni sindaci e rappresentanti istituzionali dell’area mantovana dell’Oglio-Po.