BORGO VIRGILIO – Approvato il progetto di fattibilità tecnico – economica per la manutenzione straordinaria del Ponte di Borgoforte. Un intervento che avrà un costo complessivo di 5 milioni di euro.
Il progetto, che permetterà di intervenire sul ponte del 1961 che attraversa il fiume Po, verrà realizzato grazie a due finanziamenti: uno deliberato da Regione Lombardia di 1.446.780 euro e l’altro del Ministero delle infrastrutture e trasporti di concerto con il Ministero economia e finanze di 3.553.219 euro.
I nuovi interventi di manutenzione straordinaria hanno come obiettivo il ripristino e consolidamento strutturale per garantire non solo la durabilità dell’opera negli anni a venire, arrestando in modo efficace il degrado in atto, ma anche salvaguardare la stabilità e sicurezza dell’opera.
L’opera è inserita nel programma triennale dei lavori pubblici 2021-2023, annualità 2021.
Storie, caratteristiche e criticità del ponte
Il manufatto si trova in un tratto del Po privo di immissioni importanti ed è pressoché parallelo all’attraversamento ferroviario della linea Verona-Modena situato circa 150 metri a monte di quello stradale.
L’attraversamento tra i due argini, la cui lunghezza è di circa 1100 metri, è costituito da tre parti principali:
Parte 1 (Golenale) Viadotto di accesso in destra idraulica (lato Emilia) che si sviluppa completamente oltre l’argine per un numero complessivo di 28 campate in semplice appoggio con luce di 18,40 metri
Parte 2 (In Alveo) Ponte sul fiume Po, ad “arco ribassato” che si sviluppa parte in golena e parte in alveo. Il ponte è costituito da 7 pile, su due file di palificate accoppiate, che reggono travi “cantilever” con doppio sbalzo da 8,925 metri e lunghezza totale di 27,35 metri
Parte 3 (Golenale) Viadotto di accesso in sinistra idraulica (lato Lombardia): si sviluppa completamente in golena ed è costituito da 9 campate in semplice appoggio con luce di 18,35 metri.
Le criticità del ponte legate alla mancata regimazione delle acque meteoriche e al corretto convogliamento ed allontanamento delle stesse erano emerse nel 2017 durante l’attività di sorveglianza e manutenzione messe in atto dalla Provincia.
L’infiltrazione dell’acqua e il dilavamento, oltre al fenomeno della carbonatazione, hanno causato l’ossidazione delle armature più superficiali con conseguente ispessimento, provocando il rigonfiamento del copriferro e il successivo distacco.
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