SAN BENEDETTO PO – Il Comitato “Vogliamo il ponte” scrive ai Consiglieri regionali mantovani affinchè intevengano con atti concreti per sbloccare la situazione di stallo del nuovo ponte di San Benedetto Po.
Come già evidenziato nel recente incontro tenutosi con i Comuni e i rappresentanti delle categorie economiche, il Comitato torna a puntare il dito accusatore contro la Provincia di Mantova ma mette sul banco degli imputati anche la Regione rea di “aver finanziato l’opera con 30 milioni di Euro ma non aver “sorvegliato” dando l’impressione di disinteresse”.
Ecco il testo della lettera inviata ai Consiglieri regionali Alessandra Cappellari (Lega), Antonella Forattini (Pd), Andrea Fiasconaro (M5S) e Barbara Mazzali (FDI):
Gentilissimi, ci rivolgiamo a Voi perché siamo preoccupati per l’attuale situazione di stallo dell’appalto per il rifacimento del Ponte, la Provincia di Mantova, purtroppo, sta dando quotidiana prova di incapacità a gestire l’opera con la conseguenza che la ditta esecutrice dei lavori è libera di fare il “bello e cattivo tempo”. E’ incomprensibile come, davanti a una evidente mal gestione, non sia possibile intervenire cambiando la regia, tra i cittadini si sta diffondendo la sensazione che chi governa non riesca a controllare, ancora peggio se dovesse intervenire la Magistratura per derimere pratiche ammnistrative che un Ente non sa portare a termine. Il Ponte serve al territorio, è un’infrastruttura primaria e non vorremmo diventi un’arma politica, perché nell’attuale stato di cose la brutta figura è di tutti, tutti hanno colpe, anche la Regione, che pur avendo finanziato l’opera con 30 milioni di Euro non ha “sorvegliato” dando l’impressione di disinteresse.
Il territorio, le imprese e i cittadini non possono più attendere, i danni economici sono ormai noti ed è risaputo che senza il Ponte è difficile vedere un rilancio della zona, nelle persone sta crescendo sempre più il malcontento e la sensazione di abbandono. Per queste ragioni siamo a chiedervi, in qualità di rappresentanti del territorio mantovano, fatti concreti, le parole ormai non bastano, che portino a sbloccare il contratto in alveo e a definire i lavori per il tratto in golena riprendendo in considerazione la realizzazione del bypass (se questo intoppo si fosse verificato col ponte chiuso la zona sarebbe isolata a “tempo indeterminato”). Non c’è più tempo, questa vicenda dura da oltre 30 anni, il Ponte presenta evidenti problemi strutturali riconoscibili anche da non addetti ai lavori e per quanto sia monitorato, temiamo che la mancanza di manutenzione sospesa per la realizzazione della nuova struttura o un qualsiasi nuovo evento lo possa danneggiare irrimediabilmente.
Certi che vorrete accogliere la nostra richiesta, porgiamo distinti saluti.
Comitato Vogliamo il Ponte