SAN BENEDETTO PO – L’emendamento per accellerare i lavori del ponte di San Benedetto Po ha ricevuto il via libera oggi dall’ottava e nona commissione del Senato e domani approderà in Aula. Dopodichè passerà alla Camera dove, dopo l’approvazione di Palazzo Madama, l’iter sarà comunque tutto in discesa. Dovrà in ogni caso essere approvato anche dall’Aula di Montecitorio entro il 9 ottobre.
Si tratta di di un emendamento al Decreto legge ‘investimenti strategici’ presentato a prima firma del senatore leghista mantovano Andrea Paganella.
Si introduce – infatti – una disciplina semplificata per l’affidamento della progettazione e degli interventi per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità connessi al completamento dei lavori di ristrutturazione antisismica del tratto golenale del ponte sul fiume Po tra i comuni di S. Benedetto Po e Bagnolo S. Vito. In particolare, la procedura semplificata e accelerata di cui alla proposta emendativa consentirebbe una significativa riduzione della tempistica necessaria alle attività di progettazione e di esecuzione dei lavori. Un ulteriore significativo risparmio sulla tempistica per la realizzazione degli interventi è assicurato dalla possibilità per la stazione appaltante di ricorrere ad una procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara, anche tenendo conto delle consultazioni di mercato eventualmente eseguite, al fine di verificare le credenziali degli operatori. Ciò al fine di rispondere all’improcrastinabile esigenza del territorio di ripristinare la regolare viabilità e sicurezza dell’infrastruttura.
Accelera dunque il dossier del ponte di San Benedetto Po. Il vicepremier e ministro Matteo Salvini, dopo il sopralluogo nel gennaio scorso, ha garantito un finanziamento che si aggiunge ai fondi regionali (10 milioni di euro in arrivo tra Mit e Regione Lombardia) e si è impegnato per sbloccare e velocizzare l’opera.
Comprensibilmente soddisfatto per il risultato raggounto il senatore Paganella il quale ha lavorato a lungo all’emendamento che potrebbe rappresentare davvero un punto di svolta nell’annosa vicenda della realizzazione dei nuovo manufatto sul Grande fiume. “I miei nonni abitavano a Sustinente e a Roncoferraro e utilizzavano molto spesso il ponte di San Benedetto Po. Voglio dedicare a loro questo importante risultato” conclude Paganella.