PONTE S.BENEDETTO – Non si ferma l’azione del Comitato “Vogliamo il Ponte”. Lo scorso sabato davanti ai giornalisti è stato fatto il punto dopo il lungo stop, dovuto alle normative della Regione e del Governo per contrastare la diffusione del Covid 19. E bene, il Comitato, ha deciso di scrivere alla ministra dei trasporti Paola De Micheli.
“Gentile Ministra,
vorremmo portare alla sua attenzione la situazione in cui versa il Ponte sul fiume Po tra i comuni di Bagnolo San Vito (Mn) e di San Benedetto Po (Mn) sulla S.P. ex S.S. n° 413 “Romana”, è una vicenda che dura da oltre 30 anni, ora il manufatto presenta evidenti problemi strutturali riconoscibili anche da non addetti ai lavori e, per quanto sia monitorato, siamo preoccupati. Questo Ponte è fondamentale per il Mantovano per la sua collocazione strategica rappresenta un punto di passaggio praticamente obbligato per l’intera zona sud est della Provincia via di collegamento con le province confinanti di Modena e Ferrara, se si arrivasse alla chiusura del tratto il Basso Mantovano verrebbe isolato.
La Provincia di Mantova per il rifacimento della parte in alveo del Ponte nel 2015 indice un bando CUPG41B13000840002 – CIG 62295080A1, costo intervento € 33.800.000,00, finanziato per € 30.000.000,00 da Regione Lombardia e per € 3.800.000,00 con cessione dell’immobile di proprietà della Provincia (Caserma dei Carabinieri in Mantova Via Chiassi. Il bando viene aggiudicato a maggio 2016 alla cordata R.T.I. TOTO S.p.A. Costruzioni Generali – VEZZOLA S.p.A.. Ad aprile 2017 avviene la consegna del cantiere, data di fine lavori dicembre 2018 con soli 18 giorni di chiusura al traffico. A oggi questo nuovo Ponte è lontano dall’essere ultimato, il contratto tra Provincia di Mantova e Toto, dopo innumerevoli proroghe è scaduto il 31/12/2019 ed è notizia recente che Toto Costruzioni ha citato in giudizio la Provincia di Mantova per la mancata trasmissione del piano di sicurezza Covid e per il valore non congruo dell’immobile che da bando dovrà essere ceduto a saldo opera.
Purtroppo a tutto questo si aggiunge un’altra vicenda, attualmente il Ponte ha una viabilità ridotta, i mezzi pesanti non possono passare, restrizione resa necessaria dopo il terremoto per non indebolire ulteriormente la struttura, il bando non comprende il rifacimento della parte del Ponte in golena indispensabile perché il tratto sia agibile da tutti i mezzi, la Provincia di Mantova doveva siglare con Toto una variante d’appalto perché venissero effettuati anche questi lavori, ma anche questo si è bloccato.
L’economia locale già messa a dura prova dal terremoto, dalla crisi economica e ora dall’emergenza sanitaria deve scontrarsi quotidianamente con le attuali limitazioni al traffico, questo ha comportato la “fuga” o la chiusura di molte aziende. L’incertezza sul futuro del Ponte comporta la mancanza di investimenti da parte di nuove imprese che spostano il loro interesse altrove. Il territorio si sta svuotando di attività e di persone, negli ultimi anni si è potuto osservare un lento e costante aumento dell’emigrazione verso
altri Comuni. Nuove infrastrutture rischiano di diventare “cattedrali nel deserto” non potendo essere sfruttate a causa dalle viabilità ridotta del ponte.
Non ultimi i cittadini sono anch’essi provati economicamente e moralmente da questa continua situazione d’incertezza sul futuro. Il nuovo Ponte è fondamentale per il rilancio socio-economico del Mantovano è stato perso già troppo tempo, per questo chiediamo il suo intervento per sbloccare questa situazione, crediamo che l’intervento di un commissario straordinario nell’appalto potrebbe snellire questa burocrazia che si trascina da decenni e che causa solo danni al territorio e ai cittadini.
Confidando in un suo interessamento, porgiamo distinti saluti
COMITATO VOGLIAMO IL PONTE”