Ponte S. Benedetto Po, la commissione tecnica giudica ammissibile l’emendamento per velocizzare i tempi

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SAN BENEDETTO PO – La Commissione del Senato giudica ammissibile l’emendamento presentato dal senatore leghista Andrea Paganella (insieme ai colleghi – di camera e di partito – Minasi, Germanà, Potenti, Bizzotto e Cantalamessa) per chiudere la costruzione del nuovo ponte. Un altro passo è stato fatto verso lo sblocco definitivo per realizzare il tratto golenale è stato fatto. In tre settimane, adesso, può essere presentato in Aula.

L’emendamento, atteso dal territorio, serve a riunire in un affidamento congiunto l’aggiornamento del progetto di fattibilità tecnico-economica, della redazione del progetto esecutivo, e dell’esecuzione dei lavori. Un passaggio fondamentale per ridurre i tempi di realizzazione del tratto golenale del ponte.
Con l’ammissibilità tecnica approvata si fa un passo importante, ora sarà al vaglio della Commissione Senato per poi essere votato in aula, prima al Senato e poi tornare alla Camera.

“Il primo scoglio erano le risorse – commenta il deputato della Lega Andrea Dara – e quelle sono arrivate prima dell’estate con il decreto Omnibus, ora, sempre con questo emendamento puntiamo a dimezzare i tempi di realizzazioni, che passerebbero da 6 a 3, questo sulla carta, speriamo anche nella realtà. Anche questo è stato un passo importante, dopodichè non sappiamo cos’altro di possa fare”
Dopo la votazione in auto la palla passerà ai funzionari della Provincia e alla ditta che vincerà l’appalto: “fare previsioni sulle tempistiche diventa difficile – conclude Dara – tra burocrazia e disponibilità della ditta, speriamo che si riesca a farli partire presto”.
La prima scadenza è il 24 ottobre dovrebbe vedere, da contratto con la stazione appaltante, la data di fine lavori per il bypass. Scenario però impossibile da rispettare, visto che l’inizio dei lavori era slittato a luglio, per cui, nella migliore delle ipotesi si parla dell’ inizio del 2024.