Poste: pensioni pagate in più giorni e in ordine alfabetico. Si inizia il 26 marzo

Poste, le pensioni di ottobre in pagamento dal 27 settembre

MANTOVA – A partire dall’assegno di aprile il pagamento delle pensioni avverrà scaglionato su diversi giorni per scongiurare assembramenti alle Poste. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo. “Nello specifico – ha spiegato il ministro – il pagamento decorrerà dal giorno 26 al 31 marzo per la mensilità di aprile, dal giorno 27 al 30 aprile per la mensilità di maggio e dal giorno 26 al 30 maggio per la mensilità di giugno“.

Con l’obiettivo di contribuire a contrastare la diffusione del Covid-19, Poste Italiane rende infatti noto che le pensioni del mese di aprile verranno accreditate il 26 marzo per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 ATM Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal calendario seguente:

I cognomi:

dalla A alla B giovedì 26 marzo

dalla C alla D venerdì 27 marzo

dalla E alla K la mattina di sabato 28 marzo

dalla L alla O lunedì 30 marzo

dalla P alla R martedì 31 marzo

dalla S alla Z mercoledì 1 aprile

Nell’attuale emergenza sanitaria, le nuove modalità di pagamento delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane.

In questa fase, ciascuno è pertanto invitato ad entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili, in ogni caso avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico.