Processo per il gratta e vinci conteso: artigiano assolto. Ora è milionario

MANTOVA – Assolto “perché il fatto non sussiste” e dunque di nuovo milionario: a deciderlo il giudice del tribunale di Verona Sabrina Miceli, che non ha accolto la richiesta del pm Alberto Sergi, il quale aveva chiesto 3 anni di reclusione e 2mila euro di multa. Può dunque festeggiare (almeno per ora) Ricardo G.T., piastrellista 43enne di origini brasiliane, residente a Monzambano, che aveva ottenuto una doppia vincita al Gratta e Vinci per un totale di 2,8 milioni di euro. A riportare la notizia è l’edizione odierna de La Voce di Mantova.

Con le vincite però sono cominciati anche i guai per l’artigiano, che era stato denunciato per appropriazione indebita da due (ormai ex) amici e colleghi, i quali l’hanno trascinato in tribunale. Tutto comincia nel gennaio del 2021, quando Ricardo gratta un tagliando acquistato a Modena, vincendo 800mila euro, regolarmente incassati. Dopo nemmeno un mese il bis, con il grattino da 2 milioni. Le vincite sono state dapprima congelate, per il sospetto che ci fosse qualche irregolarità, dinanzi ad un doppio incasso del genere. Ma gli accertamenti hanno poi chiarito che si è trattato solo di un colpo di fortuna, probabilmente irripetibile.

Le grane vere cominciano invece quando arriva un esposto sulla seconda vincita da 2 milioni (tagliando acquistato a Torri del Benaco). A presentarlo due amici, un veronese e un bresciano, che sostengono di aver acquistato il biglietto in società con Ricardo. Il quale, dal canto suo, ha sempre sostenuto di aver sempre giocato da solo. E il giudice gli ha dato ragione.