Progest: arrivati l’ultimo permesso a costruire e il dissequestro del depuratore. A giorni l’avvio della produzione della cartiera dopo 8 anni di stop

Progest: arrivati l'ultimo permesso a costruire e il dissequestro del depuratore. A giorni l'avvio della produzione della cartiera dopo 8 anni di stop

MANTOVA – Erano gli ultimi tasselli mancanti e sono arrivati entrambi nel giro di pochi giorni: oggi il rilascio del permesso a costruire in sanatoria da parte del Comune di Mantova all’interno dell’edificio Nervi, quello che ospita la grande macchina continua, e nei giorni scorsi la revoca del sequestro preventivo dell’impianto di depurazione che era avvenuta a fine giugno 2019. 
Tra pochi giorni la cartiera di Progest a Mantova potrà così ufficialmente dare il via alla produzione.
Sentita telefonicamente l’azienda ha confermato il rilascio sia del permesso a costruire che della revoca del sequestro del depuratore.
“Era l’ultimo anello mancante di una catena di provvedimenti autorizzatori relativi alla esecuzione di una serie di interventi edilizi effettuati prima del perfezionamento dei relativi permessi – dichiarano da Progest – Ciò denota che tutte le opere eseguite sono avvenute nel pieno rispetto degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica”.
“Le stesse opere sono ampiamente compatibili anche con i vincoli ambientali, monumentali e culturali a cui è assoggettato l’intero edificio Nervi, atteso anche l’avvenuto rilascio del parere legittimante del 26 ottobre della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio. Siamo molto vicino al traguardo della messa in esercizio degli impianti – continua l’azienda – È solo una questione di giorni per l’avvio dell’attività produttiva, che porterà sviluppo ed occupazione a Mantova, in questo momento molto critico per l’intera economia”.
“L’obiettivo di Pro-Gest è stato sempre quello di creare sviluppo ed occupazione. La società ha sostenuto un importante investimento che finalmente incomincerà a dare i suoi frutti. Con il rilascio della autorizzazioni di oggi, possiamo affermare che è stata riportata alla piena normalità una situazione che da più punti di vista era estremamente complessa e che ha portato a regolarizzare il recupero di un importante sito industriale altrimenti destinato all’abbandono” concludono da Progest.
Dunque a brevissimo l’impianto di viale Poggio Reale tornerà in produzione dopo quasi otto anni. Era infatti il febbraio 2013 quando Burgo spense definitivamente le macchine all’interno dello stabilimento.
La messa in esercizio dell’impianto avverrà però con una produzione della metà rispetto a quella autorizzata. Questo per un periodo di 28 giorni durante i quali ci sarà un monitoraggio costante delle emissioni da parte degli enti deputati. Solo dopo questo periodo, se tutto andrà a buon fine, si potrà partire con la produzione a regime.