MANTOVA – E’ una documentazione di sei pagine quella inviata da Arpa alla Provincia relativamente al parere sulla Valutazione di Impatto Ambientale (Via) per la cartiera di Progest ma la conclusione è quella di un documento interlocutorio con il quale non viene di fatto assunta alcuna decisione ma con cui si pongono in evidenza diverse problematiche.
Un documento che comunque sembrerebbe passare la palla della partita alla Provincia, ente a cui spetta in ogni caso la decisione finale sull’atto autorizzatorio.
Il documento di Arpa è stato pubblicato su S.I.L.V.I.A, il portale relativo al procedimenti di Via in Regione Lombardia. Relativamente all’inquinamento acustico ad esempio Arpa dichiara: “gli esiti delle simulazioni mostrano come gli incrementi del livello di pressione sonora si verifichino esclusivamente nel corso del periodo diurno e siano di entità limitata, con l’unica eccezione del tratto di via Poggio Reale tra la cartiera e viale Favorita dove, in virtù dei futuri transiti, viene stimato un aumento medio pari a circa 1.5 dB(A). In tutti i casi esaminati i tecnici verificano il rispetto dei limiti massimi previsti all’interno delle fasce di pertinenza delle infrastrutture stradali. Si concorda con l’opportunità di verificare a stabilimento avviato “la congruenza della previsione con gli effettivi livelli acustici ambientali attraverso lo svolgimento di una indagine fonometrica finalizzata alla verifica del rispetto dei limiti derivanti dalla zonizzazione acustica”.
Per quanto riguarda gli odori Arpa chiede alla ditta “monitoraggi per la caratterizzazione degli odori sia alle emissioni convogliate che fuggitive, al fine di individuare le eventuali fonti odorigene”.
Per la qualità dell’aria, sul fronte delle ricadute a lungo termine, in termini di impatto sulla media annua di PM10, NO2, CO, Arpa “evince che tali ricadute possono essere considerate non significative secondo l’approccio dell’Agenzia Ambientale britannica (UK Environmental Agency), ripreso anche dalle Linee Guida di ISPRA, che considera non significativi impatti inferiori all’1% del corrispondente valore limite long term o inferiori al 10% del valore limite short term. Per quanto riguarda le ricadute short term, si osserva che anche tali ricadute possono essere considerate non significative secondo l’approccio sopra citato”.
Arpa prende in esame altri aspetti mantenendo sempre una linea di indicazione di una serie di azioni senza dare un parere specifico.
Non facile quindi interpretare un simile documento con il quale comunque Arpa evidenzia molti “se” e “ma” rispetto al progetto di Cartiere Villa Lagarina del Gruppo Progest.
Così quando mancano ormai solo due settimane al termine per il parere definitivo sulla Via, con il parere di Ats ancora non arrivato, il quadro fa pensare a una strada in salita per Progest per ottenere il via libera al raddoppio della produzione. Questo a maggior ragione visti i pareri negativi del Comune e soprattutto del Parco del Mincio che è un parere di “incidenza”.
La Provincia intanto ha convocato una nuova seduta della Conferenza di servizi per il 7 ottobre. In quella sede si procederà a un esame collegiale dei pareri pervenuti.
Da questi la Provincia dovrà poi trarre le somme per decidere se dare l’ok alla Via o meno.
E tutto lascia presagire che, qualunque sia la decisione, si andrà incontro a dei ricorsi, nel da parte dell’azienda qualora non arrivi l’autorizzazione, da parte dei comitati ambientalisti nel caso invece arrivi il via libera.