MANTOVA Si fa in salita la strada di Progest per l’ottenimento della valutazione di impatto ambientale (Via) necessaria per il raddoppio della carta prodotta nella cartiera di viale Poggio Reale.
Questa mattina la conferenza di servizi che doveva raccogliere il parere degli enti sulla sanabilità delle opere edilizie realizzate dall’azienda sulla facciata nord e al depuratore ha visto dei no importanti che, in alcun casi, sono già andati oltre bocciando la stessa Via. Il no è arrivato dal Comune di Mantova e dal Parco del Mincio.
Via Roma ha ribadito che le opere realizzate non sono sanabili, in più ha addotto una serie di motivazioni che impedirebbero la Via che vanno dalle questioni procedurali a quelle strutturali e di protezione civile come le normative antisismiche nonchè quelle ambientali come l’inquinamento dei terreni.
No anche dal Parco del Mincio che dichiara: “gli effetti delle emissioni di gas e polveri possano ricadere sugli habitat e le specie vegetali, in quanto le polveri prodotte possono provocare effetti sulla funzionalità delle specie vegetali attraverso meccanismi di tipo fisico e chimico, provocando alterazione dei tassi di traspirazione, di fotosintesi e di crescita”. E ancora: “per quanto concerne l’inquinamento luminoso, l’illuminazione artificiale notturna può avere un effetto negativo sugli ecosistemi e, in particolare, sull’avifauna presente e potenziale che vede modificato il proprio ciclo naturale “notte e giorno” e in riferimento agli scarichi idrici, possono manifestarsi perturbazioni nelle popolazioni ittiche locali e negli habitat acquatici, con effetti di eutrofizzazione”.
L’Arpa non si è espressa e ha chiesto dieci giorni in più per poterlo fare. Ragion per cui la conferenza di servizi è stata aggiornata con un slittamento di date: entro il 30 settembre arriverà il parere di Arpa che approderà in conferenza il 7 ottobre, l’11 la Provincia prenderà la decisione sulla Via e, solo in caso di parere positivo, il 14 ottobre l’iter si concluderà con l’Aia (dato che la Via conterrebbe anche la nuova autorizzazione integrata ambientale)
L’Ats questa mattina ha depositato un parere interlocutorio, rimandando la propria decisione a quando si saranno conosciuti i dati di Arpa. La stessa Ats però ha fatto capire nei discorsi di essere contraria alla paesaggistica e quindi critica nei confronti della stessa Via. E del resto già nel precedente incontro aveva bocciato l’abbassamento dei camini di oltre un metro richiesto dalla Soprintendenza. Quest’ultima invece ha dato l’ok alla sanabilità delle opere così come ha fatto la Provincia.
A questo punto bisogna quindi attendere le conclusioni di Arpa che di certo condizioneranno l’esito finale della Via con la decisione che comunque, ricordiamo, rimane in capo alla Provincia.