Provincia, adottato il bilancio di previsione 2021-2023. In crescita la spesa per strade ed edifici

MANTOVA – Adottato all’unanimità con la sola astensione del consigliere Andrea Gorgati, lo schema di bilancio di previsione 2021 – 2023 della Provincia di Mantova.

Presentati nello scorso consiglio in sede di approvazione del Documento unico di programmazione 2021 -2023 il programma triennale dei lavori pubblici e il programma biennale degli acquisti di beni e servizi 2021 – 2022, oggi il Consiglio Provinciale si è soffermato sull’analisi della situazione finanziaria dell’ente.

Analizzando le entrate, Provincia di Mantova ha un’autonomia tributaria data dall’Imposta provinciale di trascrizione (gettito 13.980.000 euro), dall’Rc auto (gettito 14.200.000 euro) e dal Tributo provinciale per i servizi di tutela, protezione e igiene dell’ambiente (gettito 2.350.000 euro). Anche per il prossimo triennio le casse di via Principe Amedeo daranno un importante contributo alle spese di finanza pubblica. In calo invece il debito dell’ente che al 31 dicembre del 2020 sarà inferiore di 5 milioni rispetto al debito al 31 dicembre 2019. La Provincia di Mantova dal 2019 non ha più beneficiato della moratoria sisma che consentiva la sospensione del pagamento delle rate di ammortamento dei mutui di Cassa depositi e prestiti. Nel 2020 e nel 2021 questa operazione genera un effetto negativo sugli equilibri di bilancio in quanto vengono a scadenza le rate dei mutui inizialmente sospesi. Nel 2022 e nel 2023 ci sarà un impatto positivo in quanto l’operazione produrrà economie di bilancio. La spesa corrente del bilancio provinciale nel 2021 si attesta a 45 milioni di euro, compresivi di circa 13,3 milioni di contributo alla finanza pubblica.  

Il bilancio 2021 – 2023 risente negativamente della attuale mancata sospensione del pagamento delle rate di mutui CDP. Benefici invece, si hanno per l’attuale rimborso da parte di Regione Lombardia dei costi dei servizi delle funzioni delegate e dei centri per l’Impiego.

La spesa per il servizio di trasporto e il diritto alla mobilità si aggirerà sui 7,8 milioni di euro di cui 5,4 milioni il prossimo anno saranno destinati alle manutenzioni straordinarie. La spesa per i servizi di istruzione e diritto allo studio si attesterà sui 5 milioni di euro in linea con l’esercizio precedente. Se si guarda all’andamento della manutenzione ordinaria al patrimonio dell’ente, dal 2017 si assiste a un incremento che è costante. Come in netta crescita è la spesa per le manutenzioni stradali ordinarie: dopo gli anni più difficili tra il 2014 e il 2016, adesso si è tornati a livelli di spesa del tutto simili a quelli del 2010. Anche la manutenzione ordinaria nelle scuole è in recupero.

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