Punto nascite Oglio Po, udienza al Consiglio di Stato: si riaccende la speranza

L'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore
L'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore

ROMA – Si è svolta a Roma presso il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, sezione III, avanti al collegio giudicante presieduto da Franco Frattini, ex Ministro degli Esteri, l’udienza pubblica di merito che vede 20 Comuni dell’area Oglio Po, rappresentati dall’avv. Gabriele Pafundi, contro Regione Lombardia, rappresentata dall’avv. Maria Emilia Moretti, ma in udienza da domiciliataria dello Studio Legale Manzi e associati di Roma, il Ministero della Salute, Comitato Percorso Nascite Nazionale, ATS Valpadana e ASST Cremona per l’impugnazione della sentenza del TAR di Brescia che ha respinto il ricorso dei Comuni avverso l’annullamento della delibera di Giunta Regionale XI/267 del 28/6/2018 nella parte in cui dispone la cessazione dell’attività del punto nascita dell’ Ospedale Oglio Po, nonchè dei pareri del comitato percorso nascite nazionale negativi sulla deroga del punto nascita, nonchè di tutti gli atti inerenti e conseguenti.

“Nell’udienza di discussione si sono posti in evidenza gli ultimi due episodi di nascita lungo la strada, che hanno molto colpito il collegio dei giudici, si è dunque posto l’accento sul principio di precauzione – dice il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni -. Ovviamente al termine dell’udienza, il collegio giudicante si è riservato. Non è possibile quantificare la tempistica di scioglimento della riserva (di solito almeno 30/40 giorni) e sapere se si andrà direttamente alla decisione definitiva, anche perchè non si può nemmeno escludere la possibilità che i giudici dispongano di una ulteriore istruttoria, dato che l’approccio dogmatico di applicazione del DM 70/2015 viene ripetutamente superato dalla realtà dei fatti.

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