Qualità della vita, la provincia di Mantova è 47esima. Tasso di mortalità tra i più alti d’Italia

Qualità della vita, la provincia di Mantova è 47esima. Tasso di mortalità tra i più alti d'Italia

MANTOVA – La provincia di Mantova si piazza al 47° posto nel 2020 per qualità della vita secondo quanto risulta dalla 31esima indagine del Sole 24 Ore sul benessere nei territori.
Il territorio virgiliano guadagna una posizione rispetto al 48esimo posto dello scorso anno e risulta uno dei pochi al nord a non perdere terreno in una classifica sulla quale gli effetti del Covid si fanno sentire pesantemente.
Lo studio parte da questo interrogativo: tra contagi, decessi, crisi economiche, lockdown e quarantene come si misura la qualità della vita? L’obiettivo dell’edizione 2020 – che analizza 90 indicatori, per la maggior parte (circa 60) aggiornati al 2020 in base agli ultimi dati disponibili – è raccontare in presa diretta il differente impatto della pandemia da coronavirus sui territori. L’impostazione della ricerca conferma le sei aree tematiche di analisi che fotografano la complessità della vita nelle province italiane: 1. Ricchezza e consumi; 2. Demografia e salute; 3. Affari e lavoro; 4. Ambiente e servizi; 5. Giustizia e sicurezza; 6. Cultura e tempo libero. Con una scelta di campo importante: all’interno di queste aree sono stati inseriti 25 indicatori che documentano le principali conseguenze del Covid-19 su salute, attività economiche e vita sociale.
Tra questi nuovi parametri, ad esempio, ci sono i casi Covid in rapporto alla popolazione, l’unico indice il cui punteggio è stato pesato maggiormente nella determinazione della classifica finale proprio per testimoniare l’eccezionalità di questi mesi sulla vita quotidiana di tutti gli italiani.

LA PROVINCIA DI MANTOVA

Per quanto riguarda i principali indicatori la provincia di Mantova risulta 46esima per ricchezza e consumi, 66esima per ambiente e servizi, 24esima per giustizia e sicurezza, 64esima per affari e lavoro, 42esima per demografia e società, 63esima per cultura e tempo libero.
Relativamente all’epidemia Mantova è 72esima in Italia con 29 persone contagiate ogni 1000 abitanti. Sempre rimanendo in tema di parametri sulla popolazione fa riflettere il 97esimo posto per cancellazioni anagrafiche a conferma di un alto tasso di emigrazione solo parzialmente compensato dal 16esimo posto delle nuove iscrizioni all’anagrafe. E fa riflettere anche il 96esimo posto del tasso di mortalità mentre per indice di vecchiaia è al 42° posto. Scarso il numero dei medici di famiglia (83° posto) e dei pediatri (90°).
L’unico indicatore per il quale la provincia di Mantova risulta al 1° posto è il numero di piscine, quindi di impianti natatori, rispetto alla popolazione. Bene anche il numero di palestre (11°).
In campo ambientale l’unico parametro che piazza la provincia virgiliana nelle prime posizioni è il 2° posto dell’ecosistema urbano che prende però a riferimento solo il dato del capoluogo. 

https://lab24.ilsole24ore.com/qualita-della-vita/Mantova/Tutti-gli-indicatori

BOLOGNA SUL PODIO PIU’ALTO 

La classifica generale premia Bologna, al primo posto, che guadagna ben 13 posizioni e traina un pò tutte le province dell’Emilia Romagna. Ben cinque su nove si incontrano tra le prime venti: oltre al capoluogo, Parma (8^), Forlì Cesena (14^), Modena (15^) e Reggio Emilia (17^). In particolare, Bologna è prima in livello di Ricchezza e Consumi, quarta in Affari e Lavoro, seconda in Ambiente e Servizi, terza in Cultura e Tempo Libero. Di contro non brilla per Sicurezza e gestione della giustizia (106^): è nella parte bassa della graduatoria nazionale per denunce di furti, estorsioni, frodi, violenze sessuali, comune denominatore di molte città universitarie con un’alta presenza di fuorisede.
Sul podio ci sono Bolzano (2^) e Trento (3^), habituè della top 5 della Qualità della vita, che hanno saputo tenere le posizioni anche nell’anno della pandemia, benchè siano ora attese alla prova di un inverno difficile per l’economia della montagna. A parte queste due province, dall’indagine risulta come soprattutto il Nord della Penisola esca penalizzato dagli effetti su larga scala del virus: qui, infatti, si registra la diffusione più elevata del Sars-Cov-2 in rapporto alla popolazione residente.
Le province lombarde hanno segno negativo, in peggioramento rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Sondrio e Mantova. Colpita anche Milano – vincitrice sia nel 2018 sia nel 2019 – che perde 11 posizioni, dove pesa il crollo del Pil pro capite in base alle stime 2020, ma anche il nuovo indicatore sullo spazio abitativo medio a disposizione (con una media di 51 mq per famiglia).
La crisi penalizza le aree metropolitane più turistiche, come Venezia (33^, in calo di 24 posizioni), Roma (32^, -14), Firenze (27^, -12) oppure Napoli (92^, -11). E della mancanza di turisti risentono anche le località di mare: peggiorano le province di Puglia e Sardegna (fatta eccezione per Cagliari e Foggia), Rimini (36^, perde 19 posizioni rispetto allo scorso anno), Salerno, Siracusa e Ragusa. In controtendenza solo la Liguria, tutta in miglioramento, dove addirittura Genova (19^) celebra con una buona performance la riapertura del viadotto sul Polcevera dopo il crollo del ponte Morandi recuperando 26 posizioni. A registrare “scatti di crescita”, piazzandosi nella top ten, sono anche altre province di medie dimensioni come Verona (4^, +3 posizioni), Udine (6^, +10 che ottiene la sua migliore performance in Giustizia e sicurezza) e Cagliari (9^, +11, regina della categoria Demografia e salute).
I bilanci post pandemia sono ancora prematuri. Ma per il momento, pur colpendo soprattutto i territori che tradizionalmente occupano la parte più alta della graduatoria, non è riuscito a trascinarli sul fondo. Il Sud, infatti, resta fermo nella parte bassa della classifica, con i sui problemi di sempre. Le aree metropolitane del Mezzogiorno guadagnano posizioni al capitolo Demografia e salute, proprio perchè il virus ha picchiato più duro altrove, ma restano sul fondo nelle altre categorie dove pesano i divari strutturali ereditati dal passato. Questo anno chiude la classifica Crotone, preceduta da Caltanissetta, ultima lo scorso anno.