QUISTELLO – “Medicina e spiritualità, sinergie per la vita”: questo il titolo del tradizionale convegno organizzato da Coldiretti Quistello nell’ambito delle celebrazioni per Sant’Antonio Un appuntamento che si ripete da 13 anni e che ogni volta punta a trattare temi non solo cari al mondo agricolo ma anche alla cittadinanza.
Ecco allora il tema della medicina, della tutela della salute attraverso il buon cibo e la sana alimentazione, ma anche l’importanza di una vita dignitosa.
“Il nostro compito è quello di tutelare la salute attraverso il cibo sano – commenta Fabio Mantovani, presidente Coldiretti Mantova – dobbiamo seguire le nostre tradizioni tanto care al mondo agricolo e non omologarci”.
“Esistono due spiritualità, quella cristiana rappresentata dalla vita secondo lo spirito di Gesù, ma anche quella umana composta dai valori interiori che vanno tutelati – spiega Mons. Paolo Gibelli, co-parroco unità pastorale Zara – la medicina e la spiritualità sembrano in antitesi, in realtà se sta bene il corpo, sta bene la mente e sta bene lo spirito”.
“Curare la persona anche quando non si può curare la malattia dando una dignità alla vita, ecco che cure palliative e hospice diventano sinonimo di speranza e valore della vita fino all’ultimo giorno – dice Gabriele Luppi, medico oncologo e presidente Fondazione Hospice Modena – la medicina è fondamentale, ma noi professionisti non possiamo non riflettere anche sul valore di quello che si può fare dopo, quando la cura non c’è più”.