Raddoppio centrale di Ostiglia, il M5S interroga il Parlamento Europeo

OSTIGLIA – Il raddoppio della centrale di Ostiglia approda in Parlamento Europeo con l’interrogazione depositata dall’eurodeputata M5s Tiziana Beghin.
La centrale è attualmente in grado di produrre 1,13GW di potenza, ma viene adoperata solo al 30% e in maniera discontinua con innumerevoli fasi transitorie (avvii e spegnimenti dei gruppi). “Nonostante questo – spiega il consigliere regionale M5S Andrea Fiasconaro – il 12 agosto scorso il ministero della Transizione ecologica, d’intesa con quello per i Beni e le Attività culturali ha autorizzato, al termine delle procedure di Valutazione impatto ambientale (Via) l’ampliamento della centrale”. Proprio Fiascinaro è da sempre attento al tema della centrale.

“Ho voluto interrogare la Commissione  per capire se un territorio già così duramente provato possa reggere un ulteriore aumento delle emissioni – dichiara la capo delegazione M5S al Parlamento Europeo, Tiziana Beghin -. la questione, inoltre, è capire se un tale ampliamento possa essere compatibile con il Green Deal e le politiche europee di riduzione delle emissioni”.

A seguito della decisione del ministero della Transizione ecologica, il Comitato Cittadini per l’ambiente ha presentato ricorso al Tar del Lazio per cui è stata avviata anche una raccolta fondi per sostenere la prima fase della battaglia legale.
Oltre a questo, il Comitato ha presentato anche una perizia giurata redatta dallo studio professionale Terra srl. “Uno grande sforzo di ricerca e studio della situazione ambientale e della salute dei cittadini – sottolinea Alessandro Incorvaia, attivista M5S di Ostiglia e membro del Comitato. Studio che però è stato totalmente ignorato”.

Pertanto, con questa interrogazione si chiede alla Commissione se:
– Ritiene che la situazione esposta configuri una violazione della normativa europea.
– Ritiene necessaria una valutazione dell’incidenza dell’ampliamento sul sito IT20B0007.
– L’ampliamento di un impianto termico non corrisposto da un equivalente richiesta di energia sia compatibile con gli obiettivi del Green Deal europeo.

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