MANTOVA – Confronto serrato e acceso, ma con massimo spirito costruttivo: l’incontro di oggi, promosso dalla Prefettura, per quanto riguarda l’organizzazione alternativa dei trasporti, in vista dell’imminente avvio lavori per la tratta ferroviaria Mantova-Piadena, ha visto numerosi rilievi e proposte dei sindaci. Gli amministratori, specialmente i primi cittadini di Bozzolo, Marcaria e Castellucchio, hanno sollevato alcuni punti importanti.
All’incontro, presieduto dal Prefetto Gerlando Iorio, d’intesa con il Commissario Straordinario, Chiara De Gregorio, hanno preso parte anche i referenti degli Assessorati Regionali Infrastrutture – Opere Pubbliche e Trasporti, l’Assessore Iacopo Rebecchi del Comune di Mantova, oltre ai predetti sindaci, i referenti di Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture Gruppo FS Italiane), di Trenord, di Anas Lombardia (Gruppo FS), la direzione di APAM, oltre ai rappresentanti delle Forze di Polizia e della
Polizia Stradale di Mantova. Alla riunione ha partecipato anche il deputato mantovano Andrea Dara.
Tra le problematiche sollevate, in primis quella dei treni diretti verso Milano: la richiesta, come è noto, è quella di far partire i convogli da Bozzolo e non da Piadena. Si è riusciti a trovare una soluzione per tutti i convogli tranne il primo e l’ultimo della giornata, dopodomani sarà decisivo un incontro sindacale per trovare la quadra. Bozzolo, tramite il sindaco Torchio aveva dato anche la disponibilità dell’azienda locale Cima per l’eventuale ricovero dei mezzi. Indubbiamente, ancora più scottante è la tematica del servizio bus tra Bozzolo e Mantova, con studenti e pendolari molto preoccupati per quanto riguarda la puntualità: il traffico su gomma risulterebbe ovviamente più lento di quello su ferro, e dunque vanno regolate precisamente le coincidenze. La proposta dei sindaci, in particolare Carlo Alberto Malatesta di Marcaria, è stata quella di sopprimere temporaneamente la fermata di San Michele (mantenendo operative Ospitaletto e Marcaria) in quanto attualmente poco utilizzata (un paio di utenti che avrebbero dato disponibilità ad andare alla fermata di Marcaria) per velocizzare le operazioni. Terza questione, ma non meno importante, l’assenza di un chiaro cronoprogramma dei lavori e degli interventi. Un prospetto certo è fondamentale ad amministratori e aziende per capire come affrontare gli inevitabili disagi che un’opera del genere comporterebbe. Anche qui sono arrivate rassicurazioni: dopo le feste natalizie verranno illustrati i programmi dei lavori.
In aggiunta al servizio sostitutivo definito nel piano, per venire maggiormente incontro alle necessità del territorio e dell’utenza, la direzione di APAM, in adesione alle richieste formulate dal Prefetto nella precedente seduta del tavolo, ha confermato la fattibilità tecnica di un potenziamento della linea n. 46 Mantova-Peschiera D.G., adeguando la frequenza delle corse agli orari dei treni in transito da e per Milano. Per quanto riguarda la fattibilità economica, i dati prodotti da APAM sono al vaglio dell’Amministrazione Provinciale e dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale Cremona-Mantova.
Se APAM apre alla posibilità di un potenziamento della linea Mantova, Peschiera, da Trenord arriva invece un no al bypassi ferroviario Mantova-Verona per poi da lì raggiungere Milano. E sempre per quanto riguarda la tratta ferroviaria Verona-Milano, Regione Lombardia sarebbe al lavoro per far si che i pendolari mantovani possano usufruire di tariffe agevolate sui Frecciarossa e gli altri treni ad alta velocità.
“Abbiamo cercato di portare le esigenze del territorio, perché non sempre ci pare che la nostra voce venga ascoltata – ha detto il sindaco di Castellucchio Romano Monicelli -. Abbiamo sollevato queste tre problematiche con i sindaci di Marcaria e Bozzolo, che con noi hanno affrontato in modo costruttivo questa occasione d’incontro. Ci auguriamo che le promesse vengano mantenute: quest’opera è strategica, ma va fatta nel modo giusto”.
“Le questioni degli orari e del cronoprogramma sono fondamentali – ha confermato il primo cittadino di Marcaria Carlo Alberto Malatesta -, abbiamo dato disponibilità di togliere temporaneamente una fermata per facilitare le cose. Il territorio tende la mano e ha dato le indicazioni migliorative rispetto alle proiezioni di Rfi: speriamo vengano recepite da chi deve realizzare i piani”.
“Ringrazio la prefettura perché sta considerando le richieste dei sindaci – ha aggiunto il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio -. Ovviamente ci sono anche altre questioni, come quelle dei ricorsi, che non sono certo dei capricci dei privati, ma riguardano esigenze vitali dei territori attraversati. Ci affidiamo alla capacità di discernimento e di mediazione: realtà piccole e grandi non possono restare chiuse o fortemente penalizzate dai lavori di un’opera comunque strategica. Dalla piccola azienda agricola, alla Mec Carni, c’è bisogno di ascoltare le esigenze di tutti”. Diversi i ricorsi già partiti: a Marcaria sono quattro. E il prossimo 19 dicembre saranno in discussione al Tar le prime questioni.