Reclutamento assistenti civici: Palazzi, “Meglio utilizzare i volontari della Protezione civile”

Palazzi:

MANTOVA – Il Governo pensa di reclutare 60 mila assistenti civici con il il compito di aiutare e vigilare sul rispetto delle norme anti contagio da coronavirus. In settimana potrebbe, quindi, essere lanciato un bando i rivolto a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, ai percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali. Il reclutamento di questi controllori sarebbe gestito dagli stessi primi cittadini grazie all’accordo raggiunto con l’Anci. Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, attraverso un post su Facebook, esprime qualche dubbio rispetto al’idea lanciata dal governo. “Ho letto la proposta degli “assistenti civici” per aiutare a gestire la cosiddetta “movida”, utilizzando anche i cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza. Il problema c’è, soprattutto nelle città più grandi, ma anche da noi. Nessuna città ha il numero di vigili necessari per controllare contemporaneamente ogni zona – si legge nel post di Palazzi -. Ma sinceramente ho delle perplessità su questa proposta. Chiederei piuttosto alla protezione civile e laddove ci sono problemi seri, di ordine pubblico, anche all’esercito. Per fortuna a Mantova per ora non si registrano, ma capisco bene che in altre città ci possono essere. Le regole da rispettare sono tre: usare la mascherina, non creare assembramenti, stare distanziati. Queste regole le conoscono tutti. Chi non le rispetta va multato e i locali che non si dimostrano responsabili nel rispettarle vanno chiusi, per i giorni che prevede la norma. Non può esserci buonismo, va tutelata la salute di tutti. Impegnare i percettori del reddito di cittadinanza, come noi stiamo iniziando a fare per riaprire le giostrine per i bimbi, chiedendo loro di pulirle ogni giorno, è una buona idea, ma a mio parere per aiutare a gestire iniziative culturali e per attività sociali”.