MANTOVA – Sono 14 i dipinti, olio su tela 37×26 cm, costituenti la Via Crucis recuperati dai carabinieri del Nucleo di Tutela del patrimonio culturale di Monza dopo che erano stati fatti “sparire” da una suora dell’ente ecclesiastico Suore di carità di San Vincenzo de Paoli di Bolzano che li aveva ceduti ad un commerciante.
A far scattare l’operazione dei carabinieri, ed il conseguente ritrovamento delle opere, un annuncio pubblicitario del Circolo filatelico numismatico ed hobbistico di Gonzaga che aveva acquisto i quadri da un mercante d’arte di Bolzano, pagandoli ben 30mila euro. Da lì la ricostruzione da parte dei militari di quanto accaduto: la vicenda aveva inizio nel 2003, precisamente il 6 agosto, quando le opere della Via Crucis veniva “alienato illecitamente” da una suora del convento del centro altoatesino a favore, appunto, di un commerciante d’arte della provincia di Bolzano. Opere che venivano poi – nello stesso anno – acquistate del circolo mantovano per implementare la sua raccolta d’arte durante la fiera mercato di Mantova.
Operazione dei carabinieri che terminava poi, lo scorso anno, con l’archiviazione dell’indagine da parte del Gip di Mantova nei confronti della suora e del mercante. Estranei ai fatti, invece, i soci del circolo di Gonzaga che alla fine ci ha “rimesso” i 30mila euro pagati per l’acquisizione delle opere, che ha dovuto restituire.