MANTOVA – Domani, venerdì 10 febbraio in mattinata il Comitato Mantova x Majorino sarà presente presso gli ospedali Carlo Poma di Mantova, l’ospedale di Asola, Bozzolo, Castiglione delle Stiviere, Oglio-Po, Pieve di Coriano e Suzzara per riaccendere il dibattito sulle tematiche sanitarie e sull’importanza delle politiche che si prendano cura delle persone.
La sanità lombarda, infatti, secondo la coalizione di centrosinistra, “presenta diverse eccellenze ma anche profonde difficoltà, che limitano il diritto alla salute dei cittadini: in Lombardia il diritto alla salute è messo in lista di attesa. La pandemia ha dimostrato come occorrano più servizi sul territorio e una maggiore integrazione tra sanità e attività sociosanitarie e di prevenzione, così da ridurre l’ospedalizzazione e il ricorso al pronto soccorso quando non realmente necessario. E’ fondamentale rilanciare la medicina di territorio e le Case di comunità come luoghi di accompagnamento dei cittadini verso i percorsi di cura, valorizzando il ruolo dei medici di medicina generale, dei pediatri, degli infermieri, di tutti i lavoratori delle diverse professioni sanitarie. Non è più accettabile vivere in una Regione in cui se si vuole essere curati in tempi ragionevoli, bisogna pagare. Oggi ce la può fare solo chi ha una rete e strumenti di conoscenza ed economici: il contrario di un sistema pubblico e universalistico”.
Le proposte del comitato Mantova per Majorino sintetizzano così le priorità sul fronte sanitario:
1. Piano straordinario di riduzione delle liste di attesa e semplificazione delle prenotazioni con un centro unico per le strutture pubbliche e private.
2. Investire in prevenzione e programmi di screening con particolare attenzione alla prevenzione a misura di donna per le patologie a più alto impatto sulla salute della popolazione femminile.
3. Potenziamento della rete dei consultori, istituzione di un Consultorio dei giovani per i ragazzi e le ragazze dai 14 ai 24 anni, promozione di un piano di salute mentale, anche attraverso l’introduzione dello psicologo di base.
4. Piena applicazione della legge 194/78 con l’assunzione di ginecologi non obiettori.
5. Riformare la governance della sanità con personale scelto sulla base del merito. Basta con la lottizzazione politica.
6. Garantire facilità di accesso al fascicolo sanitario elettronico.
7. Incremento delle attività socio sanitarie all’interno delle farmacie.
8. Cronicità. Rivedere radicalmente il sistema di presa in carico e rilanciare un piano di cura individualizzato gestito dal medico di medicina generale.
9. Assegnazione automatica del codice di esenzione tramite l’integrazione dei dati fiscali dell’Agenzia delle Entrate con il Sistema Sanitario regionale.
10. Garante della Salute: introduzione di una figura indipendente che promuova e difenda i diritti dei malati e pieno coinvolgimento delle loro associazioni nelle scelte sulla sanità.
11. Riequilibrio degli investimenti. Va potenziata la sanità pubblica.
Sempre venerdì 10, alle ore 18, appuntamento in piazza Marconi a Mantova per la chiusura di coalizione della campagna elettorale.