Regione Lombardia approva l’aumento da settembre di bus e treni

Stanno per aumentare le tariffe di treni, bus e metro in Lombardia: la giunta regionale oggi ha infatti approvato la delibera sull’adeguamento delle tariffe per il 2023.
Per il servizio ferroviario la crescita è del 4,01% per il trasporto pubblico locale del 4,81%. “L’adeguamento annuale delle tariffe è un atto dovuto che ci impone il Regolamento” ha sottolineato l’assessore ai Trasporti Franco Lucente. Il regolamento regionale è quello che regola appunto il sistema di tariffe, che prevede un adeguamento fatto ogni anno con decorrenza dal primo settembre. In caso di mancato adeguamento delle tariffe, la compensazione alle aziende di trasporto per i mancati incassi deve venire dall’ente titolare del contratto. In pratica se un Comune non aumenta il biglietto del bus, deve ‘rimborsare’ l’azienda dei trasporti.
Il calcolo degli aumenti deriva dalla media di 2 diversi indici Istat (indice dei trasporti e indice generale per le famiglie, impiegati ed operai), che ha generato una percentuale del 6,41% con un adeguamento dovuto a un algoritmo matematico che considera altri quattro parametri di qualità: pulizia, regolarità, frequenza e puntualità del servizio offerto.
In Consiglio regionale, il capogruppo del Movimento 5 stelle Nicola Di Marco ha contestato pesantemente i rincari definendo i pendolari “cornuti e mazziati”. “L’aumento delle tariffe per il trasporto pubblico locale, deliberato da Regione Lombardia è indegno. Di fronte al pessimo servizio noto ai pendolari lombardi, nonché di fronte alle molteplici criticità, alcune della quali evidenziate anche dalla recente lettera dell’assessore Lucente, il centrodestra decide di infliggere l’ennesimo colpo al portafoglio di lavoratori e studenti. Presenteremo un emendamento al testo del prossimo assestamento di bilancio, per sterilizzare gli effetti di una scelta tanto odiosa quanto ingiustificabile”.

 

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