Regione Lombardia, ok della Giunta al bilancio 2023-25: Fontana: “Priorità non aumentare le tasse”

Regione Lombardia, ok della giunta al bilancio 2023-25:

MILANO – “Nessun aumento della pressione fiscale e mantenimento delle agevolazioni fiscali esistenti”. Questa la priorità che caratterizza l’impostazione della delibera approvata oggi dalla Giunta regionale riguardante la ‘Proposta del progetto di legge del bilancio di previsione 2023-2025’.
Il documento, che ha avuto il via libera da Palazzo Lombardia, dovrà ora passare al vaglio delle Commissioni e dell’Aula del Consiglio regionale.

“La riduzione del trend delle entrate tributarie, cui si accompagnano maggiori costi di funzionamento correlati all’energia elettrica e al gas – commenta il presidente della Regione, Attilio Fontana – ha imposto la massima prudenza nella programmazione ed allocazione della spesa, considerata la necessità di garantire la salvaguardia degli equilibri di bilancio e fermo restando la nostra volontà di continuare a perseguire la politica di invarianza della pressione fiscale anche al fine di stimolare ed incoraggiare la ripresa economica”.

“In questo contesto – aggiunge il governatore – va tenuto presente un elemento che assume una rilevanza di assoluta importanza: la ‘manovra dello Stato’ per il 2023 non è stata ancora presentata. E proprio le risultanze di questo provvedimento potranno portarci a modificare o rimodulare quanto abbiamo previsto con la delibera di oggi”.

Illustrando il provvedimento, l’assessore al Bilancio e Finanze, Davide Caparini evidenzia come “dal 2023 al 2025 sia previsto un contributo alla finanza pubblica per le Regioni e Province autonome di 200 milioni di euro annui e a decorrere dal 2023 e di 300 milioni di euro annui a valere sul Fondo sanitario nazionale”.
A tal proposito, spiega ancora l’assessore Caparini: “la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha evidenziato al Governo l’aumento dei costi di funzionamento per le Regioni dovuti all’impennata dei prezzi delle fonti energetiche. La Conferenza ha proposto di abrogare le norme che prevedono questo contributo di finanza pubblica per liberare risorse nei bilanci delle regioni e far fronte al caro dei prezzi delle fonti energetiche. Nel caso non si accedesse a questa ipotesi, il contributo alla finanza pubblica di Regione Lombardia ammonterebbe a circa 30,58 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2023-2025, che risulta quindi iscritto nella presente manovra”.

Guardando specificatamente al documento approvato in Giunta, per Regione Lombardia si registrano minori entrate (ordinarie e da accertamento e controllo) pari a circa 674,4 milioni di euro. Al netto dei ristori governativi e delle minori spese, la perdita per la Regione si aggira intorno ai 370 milioni di euro nel biennio. Occorre, peraltro, ricordare che circa 166 milioni di euro di ristori sono da restituire allo Stato. Per Regione Lombardia il fondo governativo per l’esercizio delle funzioni delle Regioni e delle Province autonome è risultato insufficiente già dal 2020 e non è stato sufficiente a coprire le minori entrate 2021 soprattutto a fronte del crollo degli accertamenti derivanti dall’attività di controllo sospesa per gran parte dell’esercizio.

“Le previsioni della manovra di bilancio 2023-2025 – afferma l’assessore Caparini – non possono che risentire di questo trend negativo delle entrate regionali, oltreché rispettare gli equilibri di bilancio previsti in quanto la Costituzione non ci consente di indebitarci per spesa corrente”.

“Per ciò che riguarda gli investimenti, anche quelli ricompresi nel ‘Piano Lombardia’ – continua l’assessore – sono stati rimodulati nel triennio in coerenza con le eventuali modifiche dei cronoprogrammi di spesa. L’impostazione della manovra ha inoltre valorizzato le sinergie nell’utilizzo delle risorse comunitarie con quelle derivanti dal ‘Programma degli interventi per la ripresa economica’ in modo da sostenere pienamente le politiche e gli investimenti strategici regionali ed attrarre investimenti sul territorio lombardo”.
Va quindi evidenziato che la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha preparato un documento con le priorità da affrontare nella nuova legislatura ed in particolare con le criticità che dovrebbero trovare soluzione nella legge di bilancio 2023 dello Stato.
Questi gli argomenti più rilevanti:

Sanità:
• incremento del fondo sanitario (oggi previsto in riduzione) in base al nuovo fabbisogno e ai maggiori costi fonti energetiche;
• risorse gli indennizzi emotrasfusi oneri ora sostenuti dalle Regioni;
• copertura dei nuovi oneri sanità territoriale previsti dal PNRR.

Trasporto Pubblico Locale:
• compensazioni minori ricavi da tariffa per aziende TPL anno 2021 (solo 2021 mancano 950 milioni di euro);
• risorse a compensazione dei maggiori costi energetici/carburanti che altrimenti si scarica sui cittadini o sui contratti con le Regioni;

Equilibri di bilancio
• compensazione di minori entrate per l’esercizio delle funzioni proprie;
• rateizzazione del riversamento tassa auto allo Stato per cui oggi le la Lombardia deve restituire allo Stato 50 milioni di euro;
• risorse per i maggiori costi incremento prezzi energia per il funzionamento dell’organizzazione delle Regioni e delle Province autonome;

Investimenti
• Incremento delle risorse per gli investimenti regionali per il caro materiale legato alle opere pubbliche;
• Incremento delle risorse in materia di edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico e per continuare il percorso di rinnovamento e aggiornamento del settore;
• Fondo per l’aumento costi dei materiali per tutte le opere pubbliche (non solo per il PNRR) e per tutte le Pubbliche amministrazioni.

“Auspichiamo di siglare un Accordo antecedente l’approvazione della manovra in Consiglio dei Ministri (come già fatto con i Governi precedenti) – conclude Caparini – nel segno della leale collaborazione fra Stato e Regioni così come avvenuto con i precedenti governi della scorsa legislatura”.

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