“La libertà delle persone non può essere messa in discussione, questo è il punto fondamentale”, così il leader di Italia viva Matteo Renzi si è scagliato contro il premier Guseppe Conte alla luce dell’ultimo provvedimento governativo che introduce nuove regole per la fase due dal 4 maggio. il senatore, in una intervista a Repubblica, definisce il dpcm è uno “scandalo costituzionale”, chiede di trasformarlo in un decreto e portalo in
“Non si possono considerare gli italiani come bambini.
“Non si può mettere in discussione se incontri Tizio o Caio, perché questo non ti compete, non tocca allo Stato” ha dichiarato Renzi riferendosi al passaggio sulla possibilità di vedere i congiunti. “Non può impattare sulla vita delle persone al punto di definire con un dpcm chi puoi vedere. Abbiamo accettato una limitazione quando le terapie intensive scoppiavano e i medici dovevano decidere chi intubare e chi no, ora basta. Quando si inizia a considerare la libertà un bene disponibile, iniziano brutte storie. La libertà non vale meno della salute” ha continuato Renzi.
Riaprire è un imperativo che il senatore sta annunciando da qualche settimana, convinto che non si possa rischiare di “morire di carestia”. E il concetto è lo stesso espresso oggi: “non è immaginabile continuare a tenere il Paese agli arresti domiciliari”.
L’ex presidente del Consiglio invoca più coraggio per i negozi, per le messe ancora vietate sulle quali Italia Viva ha annunciato al riguardo un emendamento, sulla scuola che non riaprirà. I ragazzi di terza media e dell’ultimo anno di scuola superiore, secondo Renzi, dovevamo tornare in aula.
Ma, soprattutto, il senatore si indigna per una questione fondamentale, quella della libertà “Chi è lo Stato per decidere se andare a trovare un cugino e non la fidanzata? Queste norme sono incomprensibili”