Ricoveri Covid in rapida crescita nel Mantovano: riapre la Rianimazione. Moratti: “mascherina negli assembramenti”

E’ fondamentale che over 80 e fragili over 60 si vaccinino al più presto con la quarta dose

MANTOVA – Erano 17 i pazienti Covid ricoverati negli ospedali di Asst Mantova lo scorso 19 giugno. Erano saliti a 30 nel giro di pochi giorni ed oggi sono arrivati a 43, due in più rispetto a ieri.
Di questi la quota percentuale di pazienti incidentalmente Covid, e dunque ricoverati per altro motivo sanitario in apposite aree dedicate, è pari al 25,6% (11 persone).
36 sono i pazienti ricoverati nei reparti per acuti e 7 nei reparti per subacuti. E purtroppo dopo diverse settimane in cui non si registravano casi in Terapia intensiva, oggi nel reparto di Rianimazione c’è ricoverato un paziente.
Tre sono invece i ricoverati nella semintensiva della Pneumologia, e 21 nei reparti Covid destinati agli acuti.
Omicron 5 continua dunque la sua corsa che si traduce purtroppo anche in un aumento dei ricoveri.

“I reparti Covid si stanno di nuovo riempiendo e se l’andamento dei nuovi casi continuerà ad aumentare ci sarà sicuramente una maggiore pressione sugli ospedali. Abbiamo, voglio ricordarlo, ancora 6-7 milioni di italiani non vaccinati. E infatti oggi la maggior parte di chi arriva in ospedale è non vaccinato, anziano e spesso ha altre patologie. Magari non hanno la polmonite, ma la febbre e sono disidratati, possono essere ricoverati e poi dimessi se non ci sono complicazioni. Ma l’infezione da Sars-CoV-2 e anche questo caldo possono destabilizzare e scompensare chi ha comorbidità. Dobbiamo ancora stare attenti”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Claudio Mastroianni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e ordinario di Malattie infettive all’Università Sapienza di Roma, facendo il punto sulla situazione.

“Il tasso di incidenza dei positivi oggi si fissa intorno a 763 casi per 100mila abitanti e anche l’Rt mostra una tendenza all’aumento, 1,30, ben al di sopra dell’unità” dice il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza a proposito dei dati settimanali della cabina di regia sull’andamento epidemiologico Covid-19. “Il tasso di ospedalizzazione in area medica e in terapia intensiva è” rispettivamente “al 10,3% e al 2,6%, quindi una decisa crescita dell’occupazione delle aree mediche mentre per fortuna l’aumento delle terapie intensive è relativamente lento”. “Noi continuiamo a monitorare con molta attenzione la situazione, i cittadini sanno quando utilizzare la mascherina, però, è bene fare un richiamo alla cautela. Allo stesso tempo, invitiamo tutti coloro che sono in condizioni di particolare fragilità e i più anziani a effettuare una dose vaccinale di richiamo” conclude.

In Lombardia incidenza di 672 nuovi casi ogni 100mila abitanti, comunque più bassa rispetto alla media italiana di 754 “Raccomando a tutti massima attenzione ai luoghi di assembramento, in particolare l’utilizzo della mascherina – dichiara la vicepresidente della Regione e assessore al Welfare Letizia Moratti – La vaccinazione rappresenta comunque la migliore arma di difesa. Sulla quarta dose gli ospiti delle Rsa sono già stati vaccinati al 96%, mentre per gli over 80 siamo al 23%. Il rischio di infezione nelle Rsa è oggi la metà rispetto alla popolazione. E’ fondamentale che over 80 e fragili over 60 si vaccinino al più presto con la quarta dose Per un’estate sicura raccomando la quarta dose di vaccino a over 80 e fragili e massima prudenza a tutti i cittadini, in particolare attraverso l’uso della mascherina.

 

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