Riforma catasto, Draghi: “Nessuno pagherà di più”

“Nessuno pagherà di più, nessuno pagherà di meno”. Il premier Mario Draghi risponde così alle domande sulla riforma del catasto. “Si fa una presentazione di tipo essenzialmente informativo, statistico. L’impegno del governo è che non si paga né più né meno di prima ma quello che occorre fare è rivedere le rendite come erano state fissate”, dice il presidente del Consiglio nella conferenza stampa dopo l’ok del consiglio dei ministri alla Nadef.
“Questo governo vuole fare una operazione di trasparenza: si arriva a determinare quelle che sono le rendite catastali attuali e si impegna a non cambiare assolutamente il carico fiscale del catasto, nessuno pagherà di più, nessuno pagherà di meno”, spiega.

Lega: “Riforma inattuale e inopportuna”

“Qualsiasi tentativo di considerare nella legge delega fiscale il tema della riforma del catasto incontrerà la ferma opposizione della Lega”. Così il senatore Alberto Bagnai, responsabile economico della Lega. “Questo tema è stato escluso dal documento finale votato dalle commissioni finanze di Camera e Senato perché ritenuto divisivo e inopportuno. Se non si è potuto raggiungere un accordo in sei mesi di lavoro delle commissioni, difficilmente sarà possibile raggiungerlo in un Parlamento chiamato a esprimersi su altri e più urgenti progetti di riforma”, prosegue.

“La richiesta di intervenire sugli estimi catastali origina dalle raccomandazioni specifiche per paese emesse dalla Commissione Europea prima della pandemia. Queste raccomandazioni sono inattuali e assolutamente inadeguate al contesto post-pandemico. Seguirle significa smentire l’idea che la stagione dell’austerità sia superata”, aggiunge.

“Il Paese – conclude Bagnai – non può però permettersi una seconda ‘cura Monti’, che stronchi la ripresa e comprometta la stabilità del sistema bancario inasprendo la tassazione sugli immobili”.