Rinnovabili, agricoltura sostenibile, geointelligenza per una Pegognaga più vivibile

Il Movimento Cittadini Attivi

PEGOGNAGA – Il Movimento Cittadini Attivi vuole Pegognaga più funzionale e più bella. Ha quindi programmato, in collaborazione con la coalizione consiliare RiAttiviamo Pego, una serie d’incontri per stimolare i concittadini a rendersi più consapevoli su una serie di tematiche ambientali, onde migliorare la qualità della vita collettiva presente e ancor più quella delle generazioni future. Le tematiche vanno dall’agricoltura sostenibile, alle fonti energetiche rinnovabili, all’approccio della geointelligenza naturale. Sede dei convegni l’abituale sala civica Bombetti di piazza Matteotti. Dove venerdì 10, alle ore 20,45, Federica Luoni, responsabile Lipu settore agricoltura nella coalizione “Cambiamo Agricoltura”, dialogherà con Giovanni Burgio, docente di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’ateneo felsineo. Rimarca Teresa Morbio, esponente di MCA e battagliera consigliera comunale di minoranza «I relatori invitati illustreranno quanto, sviluppare e gestire le aree agricole come infrastrutture verdi, costituisca la scelta strategica sia per valorizzare la qualità dei prodotti e prevenire i rischi del dissesto idrogeologico». Martedì 14 sarà a Pegognaga Marco Boschini, responsabile nazionale Associazione Comuni Virtuosi, rete di enti locali costituita nel maggio 2005. «Su “Un patto per l’energia” – spiega Morbio – Boschini parlerà di comunità energetiche, di quale ruolo giocano enti locali e territori nell’affermazione di questo modello sempre più diffuso. Sottolineerà l’importanza e la necessità di costruire alleanze per facilitare percorsi di sostenibilità energetica e ambientale, per un cambiamento possibile». Giovedì 23 ,  Paolo Pileri, docente di pianificazione territoriale-ambientale al Politecnico di Milano, ideatore e responsabile scientifico del progetto di ciclovia-Vento, intratterrà il pubblico su “Che c’è sotto? L’intelligenza del suolo”, focalizzando l’intervento su un problema sempre più diffuso, ma ancora non oggetto di critica collettiva: il consumo del suolo. «Tema, questo, – rimarca Morbio – praticamente escluso dalle politiche ambientali ed ecologiche della maggioranza delle forze politiche e sociali».

Riccardo Lonardi