MANTOVA – Sarà inaugurato il 2 aprile il Centro vaccinale “La Favorita” all’interno del Grana Padano Arena. Il giorno dopo entrerà in funzione. Sarà il più grande centro vaccinale della provincia mantovana e potrà ospitare fino a 15 linee.
L’obiettivo era di renderlo operativo già da sabato prossimo ma non è stato così, motivo che ha portato il consigliere regionale del M5S Andrea Fiasconaro a dichiarare: “Oggi ci sono passato davanti e vederlo ancora vuoto è desolante: chiuso e in allestimento. Soprattutto è preoccupante sapere che il motivo dello slittamento è dovuto al timore che Regione non riesca a gestire le prenotazioni, come è già successo da altre parti. Si rimanda ben sapendo che potrebbe essere una svolta nell’accelerazione della campagna vaccinale”.
Dunque si rimanda per via delle prenotazioni delle vaccinazioni? A rispondere è il direttore generale di Asst Mantova Raffaello Stradoni che spiega come inizialmente si fosse “pensato al 3 aprile per l’apertura ma poi si è tentato in tutti i modi di accelerare e anticipare al 27 marzo. Ci si è scontrati però con il problema delle seconde somministrazioni – spiega Stradoni – ovvero con tutte quelle persone a cui, al momento della prima dose, è stato consegnata la prenotazione della seconda somministrazione con segnato il Poma come luogo della vaccinazione. Avremmo rischiato di creare dei disguidi. Da qualche giorno stiamo invece già avvertendo che la seconda dosa sarà effettuata al Grana Padano Arena.
Oltre a quest’ultimo, gli altri poli vaccinali più grandi in provincia sono quelli di Castiglione delle Stiviere già attivo nella palestra Caglio, a Castel Goffredo che sarà al Palazzetto dello Sport, a Gonzaga in Fiera Millenaria per il quale manca ancora la firma da parte degli enti gestori sul contratto inviato da Asst. Si sta individuando in questi giorni un grande polo vaccinale per l’area dell’ostigliese. Nei grandi poli vaccinali verranno indirizzate le persone fino a 79 anni senza particolari patologie. Per gli ultraottantenni, così come per coloro che hanno delle fragilità, si preferisce che le vaccinazioni vengano effettuate nel comune di residenza. Poi però l’organizzazione cambierà, nel momento in cui diventeranno operativi per le vaccinazioni i medici di medicina generale. In 150 hanno dato la propria disponibilità
Intanto oggi il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, che da giorni insiste affinchè l’ospedale locale possa diventare sede di un polo vaccinale, è stato ricevuto dal prefetto Michele Formiglio a cui ha illustrato le ragioni della sua richiesta, che al momento non avrebbe avuto risposta. Il sindaco dichiara che tutto sarebbe pronto per partire. Da Asst rispondono invece che i medici interessati a operare nel centro vaccinale di Bozzolo hanno dato la loro disponibilità solo da 5 aprile.