Rinviati gli ingressi scaglionati nelle scuole. Cgil: “i doppi turni necessari per impedire assembramenti fuori dagli istituti”

Rinviata gli ingressi scaglionati nelle scuole. Cgil:

MANTOVA –  Gli ingressi scaglionati nelle scuole di Mantova non prenderanno il via lunedì prossimo, così come era stato preventivato, bensì tra un paio di settimane. Gli istituti hanno infatti ancora bisogno di tempo per organizzare le nuove modalità di ingresso e di uscita 8-10, 13-15, che serviranno per permettere una capienza del trasporto pubblico al massimo del 50%. Durante la settimana che si sta per chiudere non tutte le scuole tra l’altro sono tornate in presenza al 50% e questo ha permesso ugualmente agli autobus di rispettare il limite della capienza massima consentita.
Su scuola e trasporto pubblico intanto è la Cgil di Mantova a intervenire. “Quando inizieranno i doppi turni di ingresso e uscita nei vari istituti superiori della provincia di Mantova – probabilmente fra un paio di settimane -, ci sarà il vero banco di prova in grado di dire se questo sistema funzionerà, ossia se sarà in grado di ridurre gli assembramenti alle fermate e agli ingressi degli istituti. Al momento – spiega Enzo Garaboldi, segretario provinciale di Filt Cgil Mantova – il problema degli assembramenti non riguarda i pullman, in quanto la capienza è ridotta al 50%. Inoltre, bisogna considerare che al massimo uno studente ci rimane 30/40 minuti a bordo e a ogni fermata, poi, le porte vengono aperte con conseguente ricambio d’aria”.
Il problema, sottolinea Garaboldi, è appena fuori dai bus: “Bisogna gestire i flussi in modo da impedire il formarsi di assembramenti di ragazzi alle fermate e agli ingressi degli istituti. Possiamo far circolare anche il triplo dei mezzi, ma se dobbiamo gestire circa duemila ragazzi che gravitano intorno agli istituti di città e tutti entrano ed escono alla stessa ora è inevitabile che si formino questi capannelli”.
Diventa molto importante, quindi, l’esperimento dei doppi ingressi e delle doppie uscite che inizierà, a regime, probabilmente fra una quindicina di giorni, quando tutte le scuole superiori saranno allineate e cominceranno ad applicare le nuove modalità: “Allora – spiega Garaboldi – si vedrà se queste nuove modalità avranno apportato degli effettivi benefici, riducendo la formazione degli assembramenti alle fermate e agli ingressi”. Dal punto di vista organizzativo “Tpl e Apam – conclude Garaboldi – sono pronti sia come numero di mezzi che come autisti, per cui da questo punto di vista non dovrebbero esserci criticità”.