Ritirato lotto di patatine Amica Chips Ortolana per elevati livelli di acrilammide

Un lotto di “Amica Chips Ortolana” è stato ritirato per alti livelli di acrilammide. Come spiega un documento del Ministero della Salute, il lotto ritirato comprende le Amica Chips Ortolana con scadenza al 25 marzo 2023. Il documento del Ministero della Salute, poi, aggiunge che il lotto di produzione ha numero 080587 e il motivo di richiamo è appunto “livelli alti di acrilammide”, mentre tra le avvertenze troviamo la richiesta ai consumatori di “riportare al punto vendita”il prodotto.

Sono comunque coinvolte dal ritiro solo le confezioni da 100 grammi di Amica Chips Ortolana, mentre tutti gli altri prodotti del marchio sono completamenti sicuri per il consumo. Il lotto soggetto al ritiro per rischio chimico è stato prodotto nei Paesi Bassi, presso lo stabilimento Yellow Chips.

L’acrilammide è una sostanza chimica che si produce normalmente durante la frittura e la cottura di diversi prodotti alimentari, specie quelli che contengono amido nella loro composizione chimica, esattamente come le patate. A livello chimico, la formazione dell’acrilammide avviene mediante la cosiddetta reazione di Maillard, che conferisce al cibo un aspetto e un sapore “bruciato”.

Dopo un iter di valutazione iniziato nel 2005, l’Efsa ha pubblicato nel 2015, la valutazione completa dei rischi derivanti da acrilammide negli alimenti, nella quale si evidenzia che “la sostanza potenzialmente aumenta il rischio di sviluppare il cancro nei consumatori di tutte le fasce d’età”.


Amica Chips, con una nota del 8/3/2023 ha poi inoltrato una richiesta di rettifica che pubblichiamo:

….il lotto ritirato dal mercato non si riferisce, come da Voi affermato in modo errato, alle patatine fritte prodotte da Amica Chips S.p.A. ma si riferisce al prodotto “Ortolana” composto da verdure (pastinaca, patata dolce, barbabietola e carota) prodotte da Yellow Chips con sede nei Paesi Bassi e solo commercializzato in Italia da Amica Chips S.p.A.. Pertanto, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 8 della Legge 8 febbraio 1948 n. 47, invito e diffido a voler rettificare immediatamente la notizia che, per come è formulata e per il suo contenuto, non corrisponde a verità, in modo da evitare un ingiustificato allarmismo nel consumatore delle patatine chips con inevitabili gravissime ripercussioni sull’immagine della azienda qui rappresentata”.

 

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