Roverbella città amica delle persone con demenza. Al via il progetto

ROVERBELLA – Il progetto “Roverbella, città amica delle persone con demenza” è stato presentato ieri sera  presso la Sala dell’Auser in Via dell’Artigianato, l’iniziativa è stata organizzata in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer.  Ad introdurre l’incontro è stata Marica Vaona, coordinatrice del tavolo promotore.
“Già nel 2017 come comunità abbiamo iniziato a riflettere rispetto al mondo degli anziani sulla spinta di vari stimoli, registrati principalmente dai tre attori che oggi costituiscono il tavolo promotore di questo progetto – ha spiegato il sindaco, Mattia Cortesi – nel corso di questi anni tante sono le proposte co-progettate di cooperativa La Quercia, Comune e Auser di Roverbella per il territorio comunale, con l’obiettivo di prevenire l’invecchiamento precoce della persona, il deterioramento cognitivo, l’isolamento, ma anche offrire occasioni di socializzazione attraverso diverse attività che possono incontrare i vari interessi delle persone anziane”.

Da qui l’idea di aderire al progetto nazionale proposto dalla Federazione Alzheimer’s Italia con la consapevolezza di quanto fatto e si sta facendo a favore degli anziani fragili e delle loro famiglie e soprattutto dal desiderio di voler contribuire sempre di più ad una miglior qualità di vita delle persone affette da demenza e delle loro famiglie.
“Mettere al centro la persona con demenza, dandole spazio e voce per rendere migliore la sua qualità di vita insieme a quella dei suoi cari, abbattendo lo stigma” è la frase di Mario Possenti, segretario generale di federazione Alzheimer che accompagna il progetto.
“È questo l’obiettivo con cui abbiamo dato vita a “Comunità Amiche delle Persone con Demenza” – ha spiegato Celino Falzoni, presidente di Auser Roverbella – un progetto dove l’individuo è guardato con dignità per la sua persona e non per la sua malattia. Working to become afferma il nostro  logo: le Comunità che aderiscono al progetto lavorano ogni giorno per diventare Amiche, e il protagonista è sempre la Persona con Demenza.”
Molte le attività che sono già attive sul territorio per rispondere ai bisogni delle persone anziane e dei loro familiare che vivono a domicilio. “Federazione Alzheimer Italia ha valutato il nostro percorso di questi anni e i nostri progetti futuri e ci ha considerati pronti come comunità per entrare a far parte di questo gruppo. Grazie alla sua supervisione e il loro sostegno cercherà di diventare amica delle persone con demenza – ha sottolineato  l‘assistente sociale del comune di Roverbella e il presidente della Cooperativa La Quercia, Fausto Ferriani.

LE INIZIATIVE
Ma non ci si ferma qui, il desiderio, infatti, è quello di creare una cultura condivisa sul tema della demenza e rendere la comunità protagonista insieme alle istituzioni e al terzo settore delle azioni rivolte a questa fascia di età e condivide, inoltre, le prime azioni che il tavolo promotore intende proporre.
“Abbiamo pensato di aprire una pagina facebook per raccontare il progetto, il suo sviluppo e dove si cercheremo di avvicinare le persone e famiglie che si trovano ad affrontare questa sfida – afferma Barbara Franceschetti – ma non solo, vogliamo promuovere una formazione specifica per le persone che compongono il tavolo promotore, coinvolgere i commercianti del comune in incontri finalizzati al conoscere e riconoscere le persone affette da demenza e offrire strumenti per relazionarsi con loro, proporre questionari per rilevare dati, bisogni e desideri delle persone con demenza e dei loro caregiver”.
“Siamo molto soddisfatti per il riconoscimento della Federazione Alzheimer Italia di Roverbella come comunità amica delle demenze, cinquantasettesima città italiana, la terza in Lombardia e la prima in provincia di Mantova” – conclude Cortesi. “Una grande sfida che continua –  afferma Ferriani, in una costante collaborazione con gli enti del territorio per lasciare un segno e costruire qualcosa di significativo per il nostro territorio”.

QUALCHE DATO
Presente alla serata anche il dottor Venturini che sottolinea come la malattia di Alzheimer è la più comune causa di demenza (rappresenta il 60% di tutti i casi). È un processo degenerativo che colpisce progressivamente le cellule cerebrali, provocando quell’insieme di sintomi che va sotto il nome di “demenza”, cioè il declino progressivo e globale delle funzioni cognitive e il deterioramento della personalità e della vita di relazione. Nel mondo si stima che siano 46,8 milioni le persone affette da una forma di demenza, cifra destinata quasi a raddoppiare ogni 20 anni. I nuovi casi di demenza sono ogni anno oltre 9,9 milioni, cioè un nuovo caso ogni 3,2 secondi. In Italia si stima che la demenza colpisca 1.241.000 persone (che diventeranno 1.609.000 nel 2030 e 2.272.000 nel 2050).
“Non esiste una cura che porta alla guarigione, è fondamentale lavorare sulla prevenzione per ridurre i fattori di rischio, importante l’attività fisica, la stimolazione cognitiva, la cura delle relazioni” – ha affermato Venturini.