Rsa, stato di agitazione anche per i lavoratori con contratti Aiop e Aris

MANTOVA – Continua lo stato di agitazione da parte del personale delle strutture assistenziali a livello nazionale, e anche nel Mantovano. Il 29 aprile è stato dichiarato lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori a cui si applicano i Contratti Aiop Rsa e Aris Rsa a livello nazionale, dopo che in precedenza analoghi provvedimenti sindacali erano stati presi anche per quanto concerne i lavoratori con contratti differenti, come quelli Uneba.

“Nessun riscontro alle reiterate richieste inviate dai Nostri Nazionali di avviare il tavolo di
confronto con le due associazioni datoriali per stipulare il contratto unico di settore, come
concordato da entrambe le parti dopo la sottoscrizione dei relativi accordi ponte – dicono le organizzazioni sindacali -. Abbiamo a livello Nazionale dunque richiesto al Ministero del Lavoro e alla Commissione di Garanzia di avviare le procedure per il tentativo obbligatorio di conciliazione”.
“Avevamo sollecitato a livello Nazionale AIOP e ARIS a riprendere le trattative che il 26
marzo si erano interrotte perché le associazioni datoriali dichiararono di non aver intenzione di entrare nel merito del negoziato fino a quando non avessero ricevuto rassicurazioni dalle istituzioni competenti, Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni, sulla copertura dei costi contrattuali. La situazione è dunque diventata insostenibile: gli ultimi CCNL Aris e Aiop Rsa sono stati stipulati oltre 12 anni fa e non sono in grado di garantire i diritti e le tutele sotto il profilo giuridico ed economico di lavoratrici e lavoratori, i cui salari sono gravemente erosi dall’inflazione. Il tentativo obbligatorio di conciliazione al ministero ha avuto esito negativo e pertanto come organizzazioni sindacali sul territorio mantovano, il 4 maggio, abbiamo aderito allo stato di agitazione facendo tutte le opportune comunicazioni.
Verranno esposte – dichiarano Magda Tomasini di Fp Cgil Mantova, Rosanna Magnani di Cisl Fp Asse del Po e Flavio Rebecchi di Uil Fpl Mantova  – le bandiere davanti a tutte le strutture che applicano tali contratti e siamo pronti a mettere in campo ulteriori iniziative di mobilitazione fino allo sciopero di tutto il settore per rispondere alle legittime richieste di chi, ogni giorno, offre assistenza alle persone più fragili della società garantendo un servizio pubblico a tutti gli effetti”
“A Mantova i lavoratori e lavoratrici coinvolti sono oltre 650; i luoghi di lavoro interessati sono Rsa San Pietro, Rsa Villa Azzurra, Rsa Green Park, Rsa Beata Paola, Casa del Sole, kos servizi no core ospedale di Suzzara e Villa Carpaneda; quest’ultima già in stato di agitazione da febbraio 24 perché l’azienda Med Services e il Gruppo Gheron hanno unilateralmente e senza comunicazioni alle organizzazioni sindacali cambiato il contratto a 180 dipendi da Cooperative sociali a Aiop Rsa. Una totale vergogna nei confronti di personale che ogni giorno assiste persone fragili – affermano i sindacati -; una mancanza di rispetto aggravata dalle carenze di organico sul territorio Mantovano e Nazione e aggravato dalle condizioni di elevati e non più sostenibili carichi di lavoro che ogni giorno il personale deve affrontare. Sul territorio inoltre nonostante l’accordo ponte non sono state contrattate nemmeno le parti previste dall’accordo ponte stesso; le società a cui abbiamo inviato le richieste di incontro e i vari solleciti non dato riscontro. Saremo a fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici – conclude la segretaria provinciale di Cgil Mantova Magda Tomasini – e proseguiremo la mobilitazione fino allo sciopero se sarà necessario”.

AGGIUNGI UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here