Rt tornato sopra l’1 dopo sei settimane

Mantova e la Lombardia da lunedì saranno dunque in zona arancione (vedi:Da lunedì 11 Lombardia in zona arancione. Ecco le regole da seguire)
Con la Lombardia anche Calabria, Emilia Romagna, Sicilia e Veneto.
Ma le cinque regioni finite in zona arancione non sono le uniche a registrare dei peggioramenti del quadro epidemiologico. 
Il monitoraggio settimanale dell‘Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute osserva infatti “un aumento complessivo del rischio di una epidemia non controllata e non gestibile dovuto a un aumento diffuso della probabilità di trasmissione di Sars-CoV-2 sul territorio nazionale, in un contesto in cui l’impatto sui servizi assistenziali è ancora alto in moltissime regioni”.
A preoccupare sono soprattutto la crescita dell’Rt, l’indice di diffusione del virus, e il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti Covid, che in 13 regioni supera la soglia di allerta. Anche a livello nazionale i pazienti Covid occupano oltre il 30 per cento dei posti in terapia intensiva, superando la soglia di criticità.
In particolare a livello nazionale, il fattore Rt è tornato dopo sei settimane a superare la soglia di 1 salendo a 1,03. Questo il quadro degli indici Rt delle regioni: Abruzzo 0,9, Basilicata 0,83, Calabria 1,14, Campania 0,83, Emilia Romagna 1,05, Friuli Venezia Giulia 0,91, Lazio 0,98, Liguria 1,02Lombardia 1,27, Marche 0,93, Molise 1,27, Provincia di Bolzano 0,81, Piemonte 0,95, Provincia di Trento 0,85, Puglia 1, Sardegna 1,02Sicilia 1,04, Toscana 0,9, Umbria 1,01Valle d’Aosta 1,07, Veneto 0,97.
Negli ultimi 14 giorni inoltre, dopo alcune settimane di diminuzione, è aumentata l’incidenza a livello nazionale: ci sono 313,28 contagi per 100.000 abitanti (periodo 21 dicembre-3 gennaio) contro i 305,47 per 100.000 abitanti (periodo 14 dicembre- 27 dicembre). L’incidenza è particolarmente elevata in Veneto, dove nelle ultime due settimane si registrano 927,36 casi per 100.000 abitanti.
“È fondamentale – raccomandano Iss e Ministero – che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”.