“Sburocratizzare per ripartire? Meglio regole certe”. EQual attacca Palazzi

MANTOVA  – “Le dichiarazioni del sindaco Palazzi che al primo punto del “Piano Mantova” mette la “sburocratizzazione” sono preoccupanti. Mette in conto che la ripartenza non sarà “libera” e che, anche per questo, sarebbe utile «la deroga a diverse procedure del codice appalti, per sveltire cantieri e interventi pubblici”. E’ questo l’incipit delle dichiarazioni fatte dall’Associazione eQual in riferimento alla presentazione da parte del primo cittadino del piano per rimettere in senso il capoluogo finiti l’emergenza Covid.
“Da anni c’è la retorica della burocrazia che rallenta il progresso: nemmeno un anno fa era Salvini a dire esattamente le stesse cose in merito al decreto Sblocca-Cantieri affidandosi “alla buona fede dei sindaci e degli imprenditori” – proseguono -. Tuttavia la tanto vituperata burocrazia, quando correttamente applicata, è un insieme di regole che tutelano tutti i cittadini allo stesso modo garantendo il rispetto di vincoli che tutelano l’interesse comune e assicurare che vengano rispettate le norme vigenti. Troppo spesso in politichese semplificazione significa solo offrire scorciatoie a qualcuno: pensiamo alla degradante vicenda della cartiera Pro-Gest, come sarebbe andata con procedure “più snelle e flessibili?”. Se davvero si vuole sveltire la burocrazia, anziché “snellire i regolamenti” sarebbe meglio potenziare il personale degli uffici e i mezzi a sua disposizione. Non devono essere eliminate le regole, vanno verificate per garantire che non diventino strumenti di gestione del potere, specialmente in un “dopo-pandemia” che sarà molto confuso e contraddittorio”.

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