Scaricava abusivamente i reflui a Valdaro. Imprenditore sanzionato per oltre 13mila euro. Attività sospesa per 5 giorni

VALDARO (MANTOVA) – Stava utilizzando, a Valdaro, un’autocisterna per il concentramento ed il successivo scarico abusivo di reflui, provenienti dalla raccolta dei wc chimici della provincia, in fognatura, anziché avviarlo a depurazione, come previsto dalle normative ambientali: responsabile il titolare di un’impresa di raccolta di spurghi scoperto nei giorni scorsi dai  carabinieri forestali di Mantova e Goito con il Nucleo ispettorato del lavoro del capoluogo, supportati dai colleghi della stazione di San Giorgio Bigarello al termine di indagini iniziate lo scorso febbraio. L’operazione ha portato anche a supportare le indagini con riprese video.

Un’abitudine, quella di scaricare abusivamente i reflui, che all’imprenditore, permetteva un notevole risparmio dei costi rispetto allo smaltimento regolare. Dopo l’operazione i carabinieri hanno chiesto il supporto del servizio di emergenza dell’Arpa di Mantova e Cremona per la caratterizzazione del refluo così da verificare l’eventuale presenza di sostanze come metalli pesanti e idrocarburi che non solo rientrerebbero tra i rifiuti speciali ma anche pericolosi. 

Contestualmente i carabinieri hanno accertato che nella sede operativa dell’azienda, poco distante, prestavano servizio due operai stranieri in nero, anche se in regola con permesso soggiorno: da lì la sospensione dell’attività imprenditoriale, ai sensi dell’art. 14 del TU sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, il dlgs 81/2008. Riscontrata anche la violazione delle norme anti Covid, in questo caso il dlgs nr 19 del 2020 che ha portato l’immediata sospensione di ulteriori 5 giorni dell’attività e la comunicazione alla Prefettura.

Ora  l’imprenditore rischia una pena pecuniaria compresa tra 2.600 e 26mila euro e l’arresto da 3 mesi a un anno, nonché sanzioni amministrative per l’assenza del registro di carico e scarico dei rifiuti ed altre irregolarità amministrative ancora in fase di calcolo. I militari del Nucleo ispettorato del lavoro hanno, inoltre, contestato anche diverse sanzioni amministrative, per un totale di 13.200 euro (violazione delle normative sul lavoro, sulla sicurezza ed igiene e sulla prevenzione anticovid).