Schianto dell’aereo, Valentino ha saputo che la moglie non ce l’ha fatta. Il dramma del piccolo Enrico che cerca la mamma

PONTEVENTUNO (CURTATONE) – Sul profilo facebook del 39enne Marco Bonafini sono tante le foto che lo immortalano mentre pilota degli aerei da turismo. Quella del resto è sempre stata la sua grande passione: è ancora ricoverato in gravi condizioni ai Civili di Brescia a causa dei politraumi e delle ferite riportate domenica quando nel primo pomeriggio il Cessna 172 che pilotava si è schiantato nelle campagne di Ponteventuno a circa cinquecento metri dall’Aero Club Mantova da dove era decollato un paio d’ore prima.  Nell’incidente ha perso la vita la 33enne di Verona Francesca Pippa, mentre il marito 34enne Valentino Mosca è rimasto ferito ed è ricoverato al Carlo Poma di Mantova. Le sue condizioni sono in miglioramento.
E proprio dal letto dell’ospedale l’uomo ha saputo che Francesca, con cui era sposato da due anni, non ce l’ha fatta. A confessargli la drammatica notizia è stata la mamma di Francesca. Sulle prime la donna ha negato, così come le era stato consigliato dai carabinieri, ma poi lui ha insistito che non voleva bugie e così, la signora Luciana ha ceduto e ha detto al genero che la loro amata Francesca non c’è più. E c’è poi il dramma nel dramma: quello del piccolo Enrico, il loro bimbo di appena 21 mesi, che continua a chiedere della mamma. Nonna Luciana gli ha raccontato che la mamma “ora è una stellina”. E’ piccolo ma di certo l’assenza della mamma la percepisce tanto. Lo hanno portato all’asilo nido dove era solito andare per non fargli cambiare abitudini ma l’abitudine più bella di un abbraccio al ritorno da parte della sua adorata mamma non ci sarà più.
Francesca e il marito Valentino, entrambi ingegneri, abitavano un un appartamento nel quartiere di Verona a San Felice Extra dove da ieri mattina è stato tutto un andrivieni di parenti e amici.
Quel volo era stato Valentino a regalarlo a Francesca per i loro due anni di matrimonio festeggiati a settembre. Lei, felice, aveva deciso l’itinerario e aveva voluto vedere dall’alto proprio la sua casa di Verona e le sue amate montagne della Lessinia, prima di far rientro a Curtatone.
Con loro, oltre al pilota, c’era anche Lara, la sorella 48enne di Valentino che vive a Padova, ricoverata in condizioni critiche ma stabili all’ospedale di Cremona. Solo il caso ha voluto che sul Cessna 172 poi precipitato non ci fosse anche il fratello di Francesca. Non è andato perchè aveva un motoraduno, così alla fine è andata Lara. Prima del decollo per quel volo maledetto avevano posato tutti e quattro felici davanti al velivolo.
L’autopsia sul corpo di Francesca è già stata eseguita, si attende il nulla osta per i funerali. Sull’incidente sono state aperte due inchieste: quella della Procura di Mantova con il pm Paola Reggiani, e quella dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv)che ha inviato subito un proprio investigatore sul luogo del disastro. Il pilota, era socio da pochi giorni dell’Aero Club Mantova, ed era abilitato a pilotare il Cessna. Stando a quanto riportato dalle agenzie, viene descritto come esperto di volo, ma su altri aerei e non sul Cessna sul quale avrebbe effettuato solo 5 ore di volo.
Cristiano Azzoni, presidente dell’Aero Club Mantova ha dichiarato poche ore dopo l’incidente: “Abbiamo recuperato il computer di bordo che è collegato al Gps e registra qualsiasi manovra dell’aereo. Abbiamo così visto che il pilota ha fatto l’atterraggio ma proprio all’ultimo, invece di atterrare, ha fatto quella che in gerco si chiama “riattaccata”, è quindi ridecollato, “una manovra – ha dichiarato- che si fa di solito in allenamento, strano che sia stata fatta con delle persone a bordo”.

 

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