Screening, nel mantovano su 41.500 mammografie diagnosticati precocemente 97 tumori al seno

MANTOVA – La popolazione in età di screening mammografico a Mantova è rappresentata da 87.000 donne. Nell’ultimo biennio 2021-2022 sono state eseguite in provincia di Mantova 41.500 mammografie e sono stati diagnosticati precocemente 97 tumori maligni della mammella. L’85% degli interventi chirurgici è stato di tipo conservativo, consentendo così alla donna una rapida ripresa post chirurgica e ottime prospettive di sopravvivenza.
Dati recenti forniti dall’Osservatorio Epidemiologico di ATS Val Padana mostrano un
guadagno di sopravvivenza di oltre il 22% per le donne operate nel percorso di screening rispetto alle donne colpite da tumore non aderenti all’invito ad effettuare la
mammografia.
Questi i dati della nostra provincia resi noti questa mattina in un incontro pubblico organizzato nell’ambito della campagna di Europa Donna “Ogni seno ha una storia, lo screening te la può raccontare” alla quale ha aderito anche Ats Valpadana.
La campagna, che ha lo scopo di sensibilizzare sull’importanza dei servizi degli esami di prevenzione previsti dal Servizio Sanitario Nazionale, prevedeva la realizzazione di un murales con l’effige di una moderna e contemporanea Sant’Agata, elevata a simbolo
laico e universale, che ricordi quanto sia importante prendersi cura del proprio seno
tutto l’anno.
I murales di Europa Donna sono partiti da Foggia e hanno poi interessato Milano,
Bergamo e Mantova e a seguire altre città lombarde dove l’adesione agli screening non
superano il 49%.
Questa mattina al Carlo Poma la presentazione del murales realizzato dall’artista Wiz, al secolo William Gervasoni (Stradedarts – Urban Gallery Milano) che ha rivisto l’immagine della santa in una sua interpretazione personale.
“L’ATS della Val Padana – afferma Salvatore Mannino, Direttore Generale – attraverso il sostegno di Europa Donna e con la preziosa collaborazione dell’ASST di Mantova, è orgogliosa di avere apposto anche la sua firma su quest’opera che, nell’ambito della campagna nazionale “Screening Sant’Agata – Ogni seno ha una storia, lo screening te la può raccontare”, si aggiunge a quelle già realizzate in altre città italiane. Il murales, oltre a portare bellezza in un contesto sanitario, intende attirare l’attenzione di chi lo osserva attraverso un’imponente immagine evocativa che colpisce, per richiamare tutte le donne ad una maggiore cura della propria salute, aderendo a tutte le occasioni di prevenzione che la Sanità Pubblica mette loro a disposizione gratuitamente.”

“L’ATS della Val Padana, come tutta Regione Lombardia – aggiunge Emanuela Anghinoni, Responsabile del Servizio Programmi di Screening di Popolazione di ATS – offre alla popolazione lo screening mammografico per intercettare precocemente la malattia e cambiare così il corso di una vita; per questo motivo abbiamo convintamente aderito anche a questa campagna di sensibilizzazione promossa da Regione Lombardia e per ricordare costantemente alle donne di cogliere questa opportunità per fare del bene a sé stesse. Mi piace anche sottolineare come questa opportunità sia offerta anche dai programmi di screening per la prevenzione dei tumori del colon retto e del collo dell’utero, anche grazie alla collaborazione della rete ospedaliera territoriale sia pubblica che privata accreditata.”

“L’Asst Mantova – commenta il Direttore Generale Mara Azzi – segue la donna in ogni
sua esigenza attraverso la Breast Unit, un percorso d’eccellenza dedicato che abbraccia
tutte le fasi salienti, dalla prevenzione alla diagnosi, dalla cura al follow up. Vogliamo
essere al fianco delle nostre pazienti e dell’intera comunità locale anche con il linguaggio
dell’arte, un linguaggio che ci è caro e a cui ricorriamo abitualmente attraverso svariati
progetti, deputati ad attenuare la sofferenza e ad aprire un dialogo fra professionisti
della sanità e luoghi di cura. In questa occasione continuiamo con entusiasmo nel solco
della street art, che domina già tutto il muro prospicente il parcheggio dell’ospedale”.

Chi può fare lo screening
È ora infatti possibile per ogni donna di età compresa fra i 45 e i 74 anni scegliere la data per l’appuntamento della mammografia direttamente tramite il sito di Regione Lombardia
http://www.prenotasalute.regione.lombardia.it (le lettere di invito continueranno comunque
ad essere inviate, attualmente sono attive entrambe le modalità).

Dove fare lo screening
Lo screening mammografico è offerto in provincia di Mantova in 7 punti di erogazione, rappresentati dall’ ASST Mantova (sedi di Mantova, Borgo Mantovano, Asola, Bozzolo), dall’Ospedale di Suzzara, dalla Casa di Cura San Clemente a Mantova e dall’Ospedale San Pellegrino di Castiglione delle Stiviere.
Per favorire l’adesione e per dare continua assistenza ed informazione alle donne, ATS Val Padana garantisce 32,5 ore alla settimana di sportello telefonico, organizzate dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 15.00 per complessive 5 linee telefoniche al giorno. Mantova, grazie alla collaborazione di ATS Val Padana, ASST Mantova e altri supporter, ha scelto come collocazione proprio la sede di ASST Mantova in Strada Lago Paiolo, 10.

La campagna
Questa iniziativa si aggiunge alla campagna di regionale di screening mammografico
#iononaspetto con Ambra Angiolini come testimonial, fortemente voluta e promossa
dall’Assessore al Welfare Guido Bertolaso e volta a favorire ulteriormente le adesioni
allo screening mammografico, introducendo un cambiamento fondamentale per il
sistema di prenotazione finalizzato a semplificare l’accesso.

Tre i punti di questa campagna che si rivolge contemporaneamente alle donne e alle
istituzioni:
1. aggiornamento e rimodulazione del messaggio e delle modalità di recapito dell’invito e dell’esito, in modo da incrementarne significativamente l’adesione.
2. verificare sistematicamente la familiarità al primo accesso; ovvero rendere le donne più consapevoli e proattive verso la necessità di effettuare lo screening, spiegando anche concetti come familiarità e seno denso.
3. uniformare lo screening dai 45 ai 74 anni in tutte le regioni, che si traduce nel monitorare che sia stata raggiunta l’uniformità regionale, in virtù del fatto che l’estensione della fascia di età 45-74 fa già parte del Piano Nazionale della Prevenzione.

La campagna “Ogni seno ha una storia. Lo screening te la può raccontare” gode del supporto della comunità scientifica, tra cui SIRM, GISMa, ONS, AITeRS, Fondazione
AIOM e Senonetwork.
Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di Associazione di Promozione sociale “Colibrì”, Federfarma Mantova, Metal Condotte, Arisi SRL, Anima Digitale, Fondazione
Comunità Mantovana, IOM (Istituto Oncologico Mantovano).

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