Conto alla rovescia per la riapertura della scuole in presenza e ci sarà una app ad aiutare i presidi nel controllo degli accessi in sicurezza. ll controllo del green pass a scuola ci sarà da subito e sarà effettuato dai dirigenti scolastici. Sui controlli dei Green pass a scuola “stiamo lavorando con presidi e il Garante della Privacy per avere uno strumento semplice e facile che permetta ai presidi tutte le mattine di controllare chi ha il disco verde e chi il disco rosso”. ha dichiarato il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi.
Per quanto riguarda i tempi della app, sarà disponibile da “quando i ragazzi saranno a scuola”.
È questa la soluzione che dal primo settembre dovrebbe consentire ai presidi di controllare il green pass dei docenti i senza ricorrere a lunghe e dispendiose verifiche manuali e allo stesso tempo salvaguardando il diritto alla privacy degli stessi insegnanti. Se lo strumento avrà successo, potrà poi potenzialmente essere usato anche in altri luoghi di lavori ai quali fosse esteso in futuro l’obbligo di green pass.
Come funzionerà la app
La piattaforma informatica che stanno mettendo a punto insieme il ministero dell’Istruzione, quello della Salute e il Garante della privacy consentirà tutte le mattine al personale di segreteria delle scuole di verificare quali green pass sono attivi e quali no senza controllarli manualmente. Non si tratta di un lettore (come quelli di cui sono muniti i ristoratori) ma di un collegamento telematico con la banca dei Green pass. I professori con il documento sanitario non attivo dovranno presentare il referto di un tampone negativo che durerà 48 ore. Se questo non sarà fatto, scatterà l’assenza e al quinto giorno la sospensione.
Studenti
“Il Green pass non riguarda gli studenti della scuola” ma solo gli studenti universitari. “La scuola opera su classi di persone che si conoscono e c’è la possibilità di verifiche quotidiane della situazione. Nell’Università la situazione è diversa: i ragazzi sono tutti maggiorenni, si muovono molto” ha spiegato il ministro.
Positivi e quarantena
Positivi e quarantena “Quando c’è in una classe un ragazzo positivo c’è una procedura chiara che il preside deve seguire: lui e chi è intorno a lui viene allontanato e si verifica quanto è largo il cluster. Abbiamo però introdotto una cosa chiara: mentre un tempo quando c’era un focolaio il presidente di una Regione o un sindaco poteva mettere in quarantena tutta la regione o tutto un comune, questo non avviene più. Laddove dovesse avvenire si isola la situazione di rischio che viene subito monitorata. L’idea che tutta una regione vada in quarantena non c’è più” ha sottolineato Bianchi.
Vaccinazioni
Riguardo alle vaccinazioni, Bianchi spiega che “ormai siamo sopra al 90% dei vaccinati” tra il personale scolastico. “Il commissario Figliuolo sta facendo un lavoro eccezionale. La norma è chiara, chi ha il vaccino, chi ha il green pass va a scuola. Chi non ha il green pass, perché ritiene di non vaccinarsi, sarà sospeso”.
Tamponi
Tampone? “Lo faremo al personale secondo le indicazioni delle autorità sanitarie, non abbandoniamo nessuno ma non deroghiamo da quello che abbiamo detto. Sicuramente quindi i fragili, che hanno problematiche sanitarie tali da non poter essere vaccinati. Il tampone non è il sostituto del vaccino, è un atto di tracciamento”.