Scuola, Fratelli d’Italia dissente sul doppio turno

MANTOVA – Il nuovo anno scolastico, tra incertezze e tanti dubbi legati alla questione pandemia,  sta per iniziare.  Fratelli d’Italia interviene, lo aveva già fatto in passato, sulla  gestione da parte del governo  denunciando la totale assenza di visione politica per la ripresa dell’anno scolastico, dissentendo dalla previsione del doppio turno. 

“A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico l’attenzione si concentra sulla ripartenza dello stesso, anche in considerazione del fatto che dal mese di febbraio 2020 – periodo in cui è intervenuta la prima chiusura totale per contrastare la diffusione del virus covid19 – le vite degli studenti sono cambiate radicalmente e, a quanto si legge, non si sta facendo nulla per cercare di tornare alla normalità.
Interviene, a tal proposito, Salvatore Scalia, responsabile di Fratelli d’Italia del dipartimento Scuola di Mantova il quale dichiara che «È troppo semplice dire che il problema della ripartenza dell’anno scolastico risiede nel fatto che il mondo della Scuola deve vaccinarsi. Tale misura non è sufficiente, non basta per garantire che tutto si svolga regolarmente, inoltre si evidenzia che tra il personale scolastico si registra un dato di ben oltre l’85% di vaccinati. È trascorso più di un anno e mezzo dall’inizio della pandemia e da parte del Governo si sono sentiti solo dei proclami, prima portati avanti dal Ministro dell’Istruzione Azzolina con il Presidente Conte in un Governo giallo-rosso e, adesso, dal Ministro dell’Istruzione Bianchi con il Presidente Draghi nel Governo soprannominato dei “migliori” (sic!), forse per giustificare un calderone politico multicolore. Milioni di studenti sono stati costretti alla didattica a distanza, il cui abuso – secondo la scienza – ha provocato, in alcuni casi, danni educativi e psicologici nei giovani e, in altri, l’impossibilità di seguire correttamente le lezioni a causa della mancanza dei computer e della connessione. Fratelli d’Italia denuncia il fatto che ad oggi non si sia fatto nulla per evitare che si costituissero delle classi affollate, come anche non ci si è attivati per tempo per reperire e, quindi, incrementare gli spazi, o anche per installare negli Istituti Scolastici dei sistemi di aerazione, invece che continuare ad acquistare i famosi banchi con le rotelle di cui il Ministro Bianchi elogia le potenzialità. Come pure, affrontando un tema che tocca da vicino Mantova, nulla si è fatto per garantire un trasporto pubblico adeguato, tant’è che da qualche giorno continua a circolare insistentemente la notizia che da settembre la Scuola riprenda con la previsione del doppio turno, perdurando il contingentamento della capienza dei mezzi di trasporto pubblico all’80% del carico. Tutto ciò è assurdo e cagionerebbe innumerevoli disservizi sia per il mondo della Scuola sia per i genitori che, non da meno, per gli studenti. Fratelli d’Italia è favorevole al ritorno in presenza al 100% ma si dichiara convintamente contraria al doppio turno in quanto non ne beneficia nessuno. Tale scenario poteva essere differente, bastava prevedere delle convenzioni con delle aziende di trasporto privato che, a causa della crisi, hanno i loro mezzi prontamente a disposizione. In conclusione, da Conte a Draghi i Governi si susseguono ed è inaccettabile che anche l’anno scolastico 2021/2022 si preannunci improvvisato, senza alcuna certezza e senza alcuna programmazione di quegli interventi adeguati al momento sanitario e storico che stiamo vivendo».
Interviene anche il Portavoce Provinciale di Fratelli d’Italia, Alessandro Beduschi, il quale dichiara che «da alcuni giorni si leggono, sulle testate giornalistiche locali, i comunicati dei Presidenti dei Consigli d’Istituto dei Licei Virgilio e Belfiore. La politica locale, sino ad oggi, è stata ferma ad attendere nonostante da Fratelli d’Italia, già lo scorso mese di marzo, si sollevava un grido di allarme rispetto a tale soluzione del doppio turno. La Provincia di Mantova deve farsi parte attiva nel trovare un accordo tra APAM e le ditte private di trasporti, coinvolgendo anche i paesi della provincia in cui sono presenti delle Scuole Superiori. Questo avrebbe un duplice beneficio, oltre all’alleggerimento del trasporto pubblico si creerebbe un’occasione per dare un supporto economico alle aziende di trasporto privato le quali sono risultate fortemente colpite dalla crisi economica causata dalla diffusione del Covid in questi ultimi due anni. Inoltre, si eviterebbero dei forti disguidi alle famiglie le quali – oramai – da tempo si erano riorganizzate confidando in una ripartenza della Scuola secondo le normali modalità e non mantenendo un assurdo doppio turno».
Da ultimo, su tale questione prende la parola anche il Portavoce Provinciale di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, Leonardo Minelli, il quale afferma «Lo Stato deve onorare i suoi obblighi e garantire le misure necessarie per dare socialità e istruzione alla comunità educante. Nonostante siano trascorsi quasi due anni dall’inizio della pandemia non possiamo fare a meno di prendere atto della totale mancanza di programmazione, soprattutto quando sentiamo che a Mantova – anche per il prossimo anno scolastico – si prospetta la replica del doppio turno. Noi, come movimento giovanile riceviamo quotidianamente delle lamentele, e anche proteste, da parte degli studenti, i quali si sentono fortemente danneggiati da tale misura. È impensabile terminare le lezioni alle ore 15, ciò impedirebbe un normale percorso scolastico in quanto risulterebbe difficile tornare a casa e studiare serenamente».