CAVRIANA – Botta e risposta tra il sindaco di Cavriana Matteo Guardini e il costruttore Luigi Genovese sul tema della nuova scuola media (il polo scolastico ultimato nelle opere edili a fine 2023 ma non ancora fruibile). Il primo cittadino con un video sui social ha commentato il parere favorevole dei Vigili del Fuoco sul progetto. Un passaggio che consente – dice il sindaco «di andare avanti più spediti verso la fruizione del polo».
IL SINDACO: “DIMOSTRATO CHE ERA NECESSARIO CHIEDERE UN SECONDO PARERE PERCHE’ LE MODIFICHE ERANO ESSENZIALI”
Guardini respinge l’idea che l’amministrazione abbia “perso un anno”: «Ne abbiamo persi tre», afferma, chiamando in causa dunque anche la precedente amministrazione e richiamando quanto riferito dal collaudatore nella seduta consiliare del 29 luglio. Nei verbali del 2022, il collaudatore chiedeva le autorizzazioni alle varianti introdotte in corso d’opera, ma «nessuno le ha mai richieste» dice il sindaco. Insediato, il Comune ha avviato verifiche: a gennaio il comandante dei Vigili del Fuoco ha scritto che se vi fossero state modifiche essenziali sarebbe servito il parere del Comando. I progettisti hanno sempre sostenuto che non si trattasse di modifiche essenziali; tuttavia il 1° aprile hanno trasmesso una relazione riservata suggerendo di chiudere la parete ventilata, riconoscendo implicitamente – secondo il sindaco – l’esistenza di criticità.
Il sindaco riferisce di aver inviato una relazione esplicativa ai VVF per dettagliare quanto realizzato; il 13 giugno il Comando ha risposto qualificando quanto eseguito come “variante essenziale” e ribadendo la necessità di presentare istanza formale, in linea con quanto già segnalato dal collaudatore nel 2022. Il Comune ha quindi provveduto l’8 agosto 2025. Da qui il parere positivo del 18 agosto, arrivato in circa dieci giorni.
“TRA POCHI GIORNI DITTE AL LAVORO PER IMPIANTO ANTINCENDIO ED ELETTRICO”
Col via libera antincendio, partirà il capitolo impianti. Dal 25 agosto saranno in cantiere le ditte per collegare l’impianto antincendio (manca l’attacco della motopompa), eseguire i lavori di raccordo e collegare la scuola alla cabina elettrica. L’impresa impiantistica – osserva il primo cittadino – si è riservata un mese per mettere in funzione tutti i sistemi. Entro metà ottobre l’obiettivo è il collaudo degli impianti; a seguire, in caso di esito positivo, la chiusura della SCIA antincendio, il rilascio dell’attestato energetico e il collaudo finale dell’opera.
SUL TAVOLO RESTA IL CONTENZIOSO ECONOMICO
Sul tavolo resta il contenzioso con l’impresa costruttrice, che attende il saldo dell’ultima tranche (circa 700mila euro). La pendenza si incrocia con procedimenti in corso richiamati dalle parti (tra cui l’accertamento dell’obbligo del terzo davanti al giudice dell’esecuzione per l’assegnazione di somme), fattori che, insieme agli aspetti tecnici, hanno contribuito ai ritardi accumulati rispetto alla chiusura del 2023.
IL COSTRUTTORE GENOVESE: “RIESAME PRETESTUOSO, I VVF HANNO SANCITO LA BONTA’ DEL NOSTRO OPERATO”
Durissima la replica dell’imprenditore Luigi Genovese, titolare della ditta esecutrice. Secondo l’impresa, il riesame sollecitato dal sindaco sarebbe stato «strumentale e pretestuoso», ma si è concluso con un parere favorevole che «sancisce la bontà dell’operato» di precedente amministrazione, progettisti, direzione lavori e impresa. Genovese sottolinea che i VVF non hanno disposto demolizioni, prescrizioni o adeguamenti, ritenendo priva di aggravio antincendio la modifica migliorativa alla stratigrafia della facciata. L’impresa rivendica inoltre una resistenza al fuoco R60 sotto carico d’incendio, dichiarando che la norma applicata non prevedeva requisiti prestazionali specifici per l’edificio.
“IL SINDACO HA DIFFUSO ALLARMI INFONDATI SULLA SICUREZZA PER NON PAGARE IL DOVUTO. E MI HA CHIAMATO PROMETTENDOMI UN ACCORDO SUI PAGAMENTI, MA LA PROPOSTA NON E’ MAI ARRIVATA”
Da qui l’attacco politico-amministrativo: per l’impresa il sindaco avrebbe diffuso allarme sulla sicurezza per non pagare il dovuto, causando ritardi e danni economico-sociali. La nota chiede le dimissioni di Guardini (e, in alternativa, evoca Prefetto e commissariamento), annunciando la volontà di investigare con i legali l’intero iter dell’appalto — dalla scelta delle aree ai finanziamenti, fino all’aggiudicazione — e ipotizzando profili per la Corte dei Conti. L’azienda riferisce anche di una telefonata in cui Guardini avrebbe promesso una proposta transattiva rapida tramite il suo legale, «mai arrivata».
Intanto, la comunità attende finalmente gli ultimi atti di questa intricata vicenda. Il cronoprogramma comunicato dall’amministrazione fissa metà ottobre come snodo per i collaudi impiantistici: sarà quello il banco di prova per capire quando il polo scolastico potrà finalmente aprire, parallelamente alla definizione del contenzioso economico. Per il momento, come è noto, i ragazzi dovranno passare il prossimo anno scolastico nelle aule delle elementari, con l’edificio predisposto per la sistemazione temporanea.