Secondo presidio per la salute dei sindacati a Milano. Domani si replica

MILANO – L’emergenza sanitaria degli scorsi mesi ha scatenato l’ira dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Lombardia, che si sono dati appuntamento oggi, (il secondo nel mese di giugno) a Palazzo Lombardia per un altro presidio per la salute. I sindacati alla Regione, hanno chiesto a gran voce più servizi territoriali e continuità assistenziale e hanno sottolineato ancora una volta l’impegno massiccio degli operatori sanitari, che ha permesso al sistema sanitario lombardo di reggere con lo tsunami “Coronavirus”. Gli stessi operatori però chiedono anche maggior supporto, strumenti e modelli organizzativi; sorveglianza sanitaria e dispositivi di protezione individuali. La presa dei sindacati non molla, domani si replica con il terzo appuntamento.

QUESTI NEL DETTAGLIO I PUNTI SEGNALATI NELLA PROTESTA DEI SINDACATI

1) si è tardato nella realizzazione di una netta separazione dei percorsi di accesso alle strutture ospedaliere, con una chiara distinzione di pazienti acuti, pazienti cronici, pazienti acuti e cronici con patologia infettiva;

2) il baricentro del sistema sanitario è tutto spostato sull’ospedale e l’assistenza ospedaliera e poco sul territorio;

3) il taglio dei posti letto e del personale sanitario negli ospedali pubblici, ha determinato pesanti ricadute:

4) un progressivo squilibrio tra ospedali pubblici e privati a vantaggio dei privati, per volume e valore delle prestazioni erogate dalla sanità privata e pagate dal Fondo sanitario;

5) per competere con il sistema privato, le Aziende socio sanitarie pubbliche (ASST) hanno concentrato la spesa in ambito ospedaliero, sottraendo ulteriori risorse allo sviluppo dei servizi di cura e assistenza territoriale, e hanno fatto largo ricorso al lavoro in somministrazione, senza favorire percorsi di stabilizzazione e protraendo negli anni disparità di trattamento economico e normativo a parità di mansione;

6) l’accesso agli ospedali senza il coordinamento con la medicina territoriale funziona male.

LE PROPOSTE

  • L’utilizzo delle risorse previsti dal DL “Rilancio” nell’attuale fase pandemica, con la definizione del “Piano di Assistenza Territoriale” e una puntuale e condivisa verifica attuativa del “Piano della rete ospedaliera” per aumentare la disponibilità di posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva;
  • Un progetto di riorganizzazione delle degenze ospedaliere ordinata per intensità di cura e la possibilità di ricovero nella stessa struttura di pazienti chirurgici e medici con adeguato coordinamento internistico-infermieristico;
  • La riformulazione del Piano sociosanitario regionale 2020-2024 predisposto dalla Giunta prima dell’emergenza epidemica per dare continuità al rafforzamento dell’offerta sanitaria e sociosanitaria, aumentando i posti letto di cura e degenza ospedaliera e di cure intermedie, con degenze di comunità;
  • La programmazione della formazione con l’aumento dei posti nelle scuole di specialità, per promuovere l’inserimento lavorativo dei giovani e realizzare il necessario ricambio generazionale di medici ed altre professionalità sanitarie;
  • La tutela del lavoro di tutti gli operatori del sistema sanitario e sociosanitario, dei lavoratori in somministrazione e dei servizi esternalizzati per contrastare discriminazioni e disparità di trattamento economico e normativo, e valorizzare nelle procedure concorsuali l’esperienza lavorativa dei professionisti/operatori “precari” prestata presso le aziende del SSL.
  • Politiche degli appalti che tengano in giusta considerazione la qualità del servizio e la tutela del lavoro